Economia

La promessa dell'Inps: "Così cambia la Fornero"

Boeri anticipa le linee del pacchetto di proposte: "Pensioni il primo del mese, uscite dal lavoro flessibili, reddito minimo agli over 55"

Pensionati in attesa in un ufficio dell'Inps
Pensionati in attesa in un ufficio dell'Inps

Dal reddito minimo garantito per gli over 55 in condizioni di povertà alla maggiore flessibilità di uscita dal lavoro per cambiare la legge Fornero, fino alla revisione delle regole previdenziali per eliminare i privilegi e al tenpo stesso rtrovare le risorse per il welfare. Dall'Università di Princeton dove ha tenuto una conferenza sul nuovo contratto di lavoro italiano a tutele crescenti, il presidente dell'Inps Tito Boeri anticipa, in una intervista a Repubblica, le linee del pacchetto di proposte che a giugno presenterà al premier Matteo Renzi.

"Da giugno - annuncia Boeri - tutte le prestazione dell'Inps, dalle pensioni alle indennità di accompagnamento, le pagheremo il primo di ogni mese e non più come adesso in date differenti in relazione alla prestazione e al fondo di gestione". Le Poste hanno già accettato. Entro mercoledì l'Inps dovrebbe incassare anche la risposta degli istituti di credito. "Deve essere un'operazione a costo zero - continua - lo Stato incasserà meno interessi sui ratei che ora paga il 10 o il 16 del mese, in cambio alle banche, che incasseranno prima, abbiamo chiesto di abbassare i costi dei bonifici".

Nell'intervista a Repubblica, poi, Boeri denuncia "un problema sociale molto serio", quello delle persone nella fascia di età 55-65 anni che una volta perso il lavoro si trovano progressivamente in condizioni di povertà. Si calcola che non più di uno su dieci riesce a trovare una nuova occupazione. "Questo ha provocato un aumento della povertà non essendoci alcun sussidio per gli under 65", continua Boeri che, nella proposta di riforma da presentare al governo, inserirà un reddito minimo garantito per gli over 55. "Pensiamo che si debbano evitare il più possibile interventi sulle pensioni in essere - prosegue Boeri - se dovessero esserci esigenze finanziare, all'interno del sistema previdenziale, potremmo anche prendere in considerazione interventi sulle pensioni retributive, ma solo per le pensioni alte, molto alte.

Non per fare cassa ma per ragioni di equità".

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