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Al giuramento Obama invita il poeta omo e caccia il prete

Louie Giglio sommerso dalle critiche per un sermone omofobo di 20 anni fa. Giuramento: Obama tra Martin Luther King e Beyoncé

Al giuramento Obama invita il poeta omo e caccia il prete

New York - Lo scontro sulle unioni omosessuali ha conquistato la cerimonia inaugurale di Barack Obama, che lunedì prossimo giurerà sulle scale di Capitol Hill posando la mano sulla Bibbia appartenuta a Martin Luther King e comincerà ufficialmente il suo secondo mandato. A pronunciare la benedizione era stato invitato il reverendo Louie Giglio, pastore della Passion City Church di Atlanta, che è stato però costretto a rinunciare a causa di un sermone omofobo recitato negli anni Novanta. Nel corso di quella predica il reverendo chiedeva ai cristiani di battersi contro «il programma energico» del movimento per i diritti degli omosessuali e invocava «la forza guaritrice di Gesù» come «l'unica via di uscita da uno stile di vita omosessuale»: parole inaccettabili per la Casa Bianca di Obama, il primo presidente Usa a schierarsi apertamente a favore delle unioni gay. Scelto dalla Commissione che organizza la cerimonia per il suo impegno nel combattere il traffico di esseri umani, il reverendo Giglio, 54 anni, ha annunciato il proprio ritiro.

A sollevare la polemica mercoledì è stato Think Progress, un blog di area liberal, che ha riportato i passaggi più scivolosi del sermone di Giglio, secondo cui «l'omosessualità è un peccato agli occhi di Dio». Neanche 24 ore dopo la commissione ha annunciato il passo indietro del reverendo e si è assunta la responsabilità dell'incidente. «Al momento della scelta non eravamo al corrente dei commenti del reverendo Giglio, che non riflettono il nostro desiderio di celebrare la potenza e la diversità del nostro Paese», ha spiegato Addie Whisenant, portavoce della commissione. «Ora che ci ritroviamo a selezionare una nuova persona per la benedizione, ci assicureremo che le sue convinzioni riflettano la visione di questa amministrazione, di inclusione e accettazione per tutti gli americani». Un episodio simile si era verificato nel 2009, quando a benedire la prima cerimonia inaugurale di Obama era stato chiamato il reverendo Rick Warren, pastore evangelico di una megachurch californiana e fiero oppositore dei matrimoni omosessuali: la Casa Bianca non poteva permettersi di ripetere l'errore. A placare le polemiche è stato però un annuncio arrivato nelle stesse ore in cui si cominciava a discutere del reverendo Giglio.

Il poeta invitato come da tradizione a recitare le proprie poesie nel corso della cerimonia inaugurale è Richard Blanco. Figlio di esuli cubani, 44 anni, Blanco sarà al tempo stesso il primo ispanico, il più giovane e il primo omosessuale dichiarato a essere invitato. Ieri intanto Obama è tornato sul problema del debito e ha ribadito che l'America deve pagare il conto.

Perciò, per evitare il disastro, «le cose sono molto semplici: o il Congresso alza il tetto del debito, o mi autorizza a farlo».

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