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Berlusconi ai servizi sociali

Il tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta di affidamento ai servizi sociali avanzata dall'ex premier

Berlusconi ai servizi sociali

Niente arresti per Silvio Berlusconi: oggi il tribunale di sorveglianza di Milano ha accolto la richiesta di affidamento ai servizi sociali avanzata dall'ex presidente del Consiglio per scontare la condanna ad un anno di carcere per frode fiscale. L'ordinanza del tribunale è già stata notificata ai difensori del Cavaliere, che ha ricevuto la notizia a Roma, a Palazzo Grazioli. Nel corso dell'udienza di giovedì scorso i legali di Berlusconi avevano chiesto che l'affidamento avesse maglie sufficientemente ampie per consentire al condannato di svolgere la sua attività di leader politico, durante e dopo la campagna per le elezioni europee del prossimo maggio. E al Cavaliere è stato permesso di muoversi liberamente non solo a Milano e in Lombardia ma anche a Roma, in quanto sede della attività politica nazionale, dove potrà recarsi dal martedì al giovedì di ogni settimana, dormendo a Palazzo Grazioli e rientrando ad Arcore per il 13 del giovedì.

Il provvedimento indica anche i criteri generali per la attività socialmente utile che Berlusconi si è dichiarato disponibile a svolgere come "motivatore" in un centro per anziani o disabili, e dove dovrà recarsi - secondo quanto deciso dal tribunale - una volta alla settimana per almeno quattro ore consecutive. Non sarà la comunità di cui aveva parlato Berlusconi nella sua istanza ma una comunità per anziani indicata dal ministero della Giustizia. Si tratterebbe della comunità La Sacra Famiglia, con sede a Cesano Boscone, nell'hinterland sud di Milano, e diverse succursali. Una volta al mese il Cavaliere dovrebbe comunque incontrare gli assistenti sociali inviati dall'Uepe (ufficio esecuzione penale esterna), la struttura del ministero della Giustizia che si occupa di seguire i progressi dei condannati ammessi all'affidamento.

Berlusconi ha ora dieci giorni di tempo per presentarsi alla sede milanese dell'Uepe, nei pressi del carcere di San Vittore, e firmare per accettazione il provvedimento del tribunale. Da quel momento scatteranno ufficialmente vincoli e divieti, e inizierà a scorrere il tempo della pena. Se non ci saranno sorprese (come per esempio altre condanne definitive, o la revoca dell'affidamento minacciata dalla Procura generale nel caso che Berlusconi torni ad attaccare la magistratura) il Cavaliere finirà di scontare la sua pena non nel marzo 2015 ma un mese e mezzo prima, grazie allo sconto di pena previsto per chi mantiene buona condotta.

Se il tribunale di sorveglianza, in base alla relazione dell'Uepe, riterrà che l'affidamento abbia avuto esito positivo, da quel momento decadrà anche l'interdizione dai pubblici uffici per due anni inflitta a Berlusconi come pena accessoria e confermata pochi giorni orsono dalla Cassazione.

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