Cronaca locale

"Milano per me è amore"

"Il museo di arte contemporanea? Sono sicuro si farà"

"Milano per me è amore"

Architetto Libeskind, lei ha progettato la torre Pwc e parte delle residenze. Qual è l'importanza delle Tre Torri e di CityLife per la città di Milano?

«CityLife è un esempio unico di come si possa prendere la tradizione e portarla verso il futuro: perché qui non si tratta solo di un grattacielo ma della creazione di un intero quartiere con piazza, trasporti, un'attività continua sulle 24 ore, dove la gente lavora, vive, fa shopping. Non si tratta solo di importare il modello del XX secolo, ma di trarre vantaggio dal fatto che il senso dello spazio è creato dalla natura, intesa non solo nel suo senso ovvio, ma anche come la parte tecnologica degli edifici. È davvero un buon esempio di come la tradizione - le nostre torri non sono più alte della torre Velasca o del Pirelli, non sono certo i grattacieli di New York, - possa proiettarsi verso il futuro».

Cosa dice del museo di arte contemporanea, previsto nel progetto originario, e ora tramontato?

«È veramente un peccato che non si faccia. Abbiamo bisogno di un centro culturale anche qui: CityLife non può essere solo un centro dove si lavora, si vive e si fa shopping. È solo una questione di tempo, a volte le cose accadono. Credo che nel momento in cui le persone realizzeranno che c'è bisogno anche di un polo culturale - Milano stessa è un centro culturale e la cultura è parte integrante della vita - penseranno a realizzare un polo culturale a CityLife!».

Ne ha parlato con il sindaco Sala?

«Non ne ho parlato direttamente ma credo che sia ovvio: una volta che la parte principale del progetto è stata realizzata, si capirà che servono altre attività. Non sono triste, perché sono sicuro che si farà».

Cosa ne pensa della città e come la città è cambiata?

«Io conosco Milano dagli Anni 80, mi sono trasferito qui e mia figlia è nata qui. È veramente un esempio fantastico di come una città storica, ma con una potente tradizione sia capace di usarla per proiettarsi verso il futuro, e penso che questa sia una chiave per sopravvivere. Milano nel passato ha raggiunto i vertici in tutto, ma la storia non finisce qui»

Sarà qui l'anno prossimo?

«Certo, io amo Milano, non è una tresca, ma è un a storia di amore».

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