Cronaca locale

"Occuparsi di immigrati non paga ma ora gestiamo insieme i profughi"

L'assessore comunale al Welfare: «Regione ribalti con noi Aler»

"Occuparsi di immigrati non paga ma ora gestiamo insieme i profughi"

Pierfrancesco Majorino, assessore al Welfare del Comune. Con la giunta Maroni si è scontrato quotidianamente sul tema profughi: cosa si aspetta da De Corato che avrà la delega alla Sicurezza?

«Confido in un salto di qualità, noi siamo alla ricerca degli interlocutori che non abbiamo trovato in questi anni, non di alimentare lo scontro. La giunta Maroni si è girata dall'altra parte e ha lasciato i Comuni da soli. É folle continuare a non affrontare insieme la gestione dell'accoglienza in Lombardia. Questo ragionamento sarà ancora più vero se, come è possibilissimo, la destra avrà anche responsabilità di governo a livello nazionale».

Il centrodestra ha continuato a ribadire che la Lombardia ha superato il livello dell'accoglienza.

«Ha fatto un altro tipo di scelta, ha lasciato sole le città che non si sono tirate indietro rispetto alle proprie responsabilità e ha giocato in modo cinico sulle convenienza elettorale. Da una parte la prefetta Lamorgese ha lavorato per distribuire il peso dell'accoglienza su più Comuni, dall'altra la Regione ha scientemente ignorato questo tema per cavalcare il malcontento».

Visto come è andata la tornata elettorale, non pensa che la marcia pro migranti del 20 maggio vi abbia danneggiati? E conferma la kermesse del prossimo 20 maggio?

«Ricordo che Milano è stata la città dove il Pd è andato meglio a livello nazionale. Ma al di là di quanto abbia influito sull'esito elettorale, non sono assolutamente pentito della marcia e stiamo promuovendo la nuove edizione di Senza Muri. Semmai è evidente che occuparsi di immigrazione non porta voti, ma in questi anni ci siamo detti che era più importante dare un tetto a una famiglia siriana in fuga dalla guerra che fare un calcolo su livello di consenso che questo portava, continui a credere che abbiamo fatto bene. Sul tema profughi però ci sono competenze che riguardano nello specifico la Regione e su cui servono risposte più efficaci».

Ad esempio?

«Penso al tema sanitario, alla necessità di pensare a un sistema di cure più efficace sia per i profughi che per i senzatetto. E non solo per la persona ma per la popolazione».

Due input alla nuova giunta Fontana?

«Serve un salto di qualità enorme sul sostegno ai lombardi in difficoltà. A seguito dell'introduzione del Rei (Reddito di inclusione) la Regione ha il compito di studiare tirocini, stage, inserimenti lavorativi che siano legati automaticamente a chi riceve il contributo economico.

E lancio un esortazione: vi prego, collaborate con la città di Milano per ribaltare Aler, di cui siete proprietari».

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