Cronaca locale

Un vero fantasma dell'opera nella Scala in realtà virtuale

La partnership con Samsung trasforma il percorso nel teatro, tra postazioni digitali e un'App per i visitatori

Piera Anna Franini

È un dato oggettivo. Al mondo non c'è teatro d'opera carico di storia quanto la Scala. Che sul fronte tradizione, batte tutti. Ha tenuto a battesimo lavori oggi patrimonio dell'umanità, li ha riproposti con interpreti leggenda. Ha consacrato stelle, talvolta le ha fischiate, cosa che continua a fare. Severa e impietosa, ma anche capace di amori folli. Una storia ultrasecolare che avverti subito, messo piede in loggione, palchi e platea, ma che è registrata per sempre, scolpita nella memoria, nel museo della Scala: scrigno di memorie articolate in una collezione permanente, allestimenti temporanei e iniziative che danno dinamismo a questo gioiello scaligero.

Un gioiello sempre più fruibile e al passo coi tempi, dedito a conservare, esporre ed ora sempre più coinvolgente. Da giugno è 3.0, nel senso che si è anche dotato di un'anima digitale grazie alla collaborazione con il partner high-tech di sempre, Samsung. Le sale del museo sono state dotate di postazioni digitali, in tutto sette, totem che sono un concentrato di racconti, curiosità, approfondimenti interattivi da consumare grazie agli schermi tattili. È stata creata una nuova app (disponibile in anteprima su Play Store, la piattaforma Android), e qui entra in gioco il contributo di Regione Lombardia. Una app che catapulta il visitatore nella realtà che fu, la Milano d'Ottocento per esempio, consente la virtuale frequentazione delle stelle d'allora, interpreti e compositori. Sono stati messi a punto percorsi come il Grand Tour, Le 9 muse, I tesori del Museo, Celebrities, La Scala e Milano, la Scala a misura di bambino, quindi un percorso di servizio che aiuta a entrare nel vivo di ogni stanza. Quali celebrità? Si va da Giuseppe Verdi, ad Arturo Toscanini, Maria Callas, Rudolf Nureyev. L'onda di 250 mila visitatori fa del Museo Teatrale alla Scala uno dei musei - del suo genere - più frequentati al mondo. Da questo mese, sarà inoltre possibile visitare il teatro stesso, dall'alto in basso, ma anche con puntate nel backstage. In più, una visita virtuale con l'uso dei Samsung Gear VR dotati di Smartphone Galaxy S8 , occhialoni e cuffie per godersi contenuti in realtà virtuale realizzati appositamente. Il visitatore verrà accompagnato in teatro da una fantasma dell'opera sulle punte. È la prima ballerina Nicoletta Manni coinvolta, appunto, in un video girato a 360°, alla scoperta di tanti angoli meno noti del Piermarini.

Il museo nasceva a un soffio dalla Prima Guerra Mondiale, grazie all'intuito e alla tenacia di alcuni intellettuali della Milano d'inizio secolo. Uomini che riuscirono ad assicurarsi il primo nucleo di una collezione determinante però finita a un'asta di Parigi. Si narra che governo e 50 cittadini, sottoscrittori di quote da 5mila lire, riuscirono a strappare il prezioso lotto al leggendario John Pierpont Morgan, geniale finanziere americano e raffinato collezionista. Uomo potentissimo, tanto che alla sua morte, la Borsa di NY si fermò per due ore. Potente, è vero. Ma i pezzi scaligeri, tornarono a casa.

Ed ora vivono una nuova esistenza.

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