Siria, l'Onu bacchetta l'Europa: "Accogliete pure i musulmani". Ma uno su 50 è un estremista

Tra gli immigrati che entrano in Europa si sono infiltrati anche i jihadisti. Quello che fino a poco tempo fa era solo uno spauracchio, adesso è una certezza. Gli ultimi attacchi all'Occidente ne sono la prova. Ma rimane comunque misteriosa la portata del fenomeno. Secondo il ministro libanese dell’Istruzione, Elias Bou Saab, almeno un rifugiato siriano su cinquanta potrebbe essere un "estremista".

Non passa giorno che l'Onu non attacchi a muso duro l'Europa. L'ultimo appello dell'Unhacr è di accogliere tutti i siriani, anche quelli di fede musulmana. "Accogliere i profughi siriani in Europa - ha detto Antonio Guterres, alto commissario delle Nazioni Unite per i rifugiati, in un dibattito al Parlamento europeo - significa combattere lo Stato islamico. Se invece la Ue li respinge, magari perché musulmani, allora aiuta l’Is". Per l’alto commissario Onu, "rimandare indietro i cittadini siriani è semplicemente impensabile, sia politicamente che legalmente che moralmente". Ma le sue parole cozzano con le informazioni in possesso all'intelligence europea. Durante l'incontro di ieri con il premier inglese David Cameron, i cui contenuti sono stati riportati oggi dal quotidiano britannico The Independent, Saab ha precisato di non disporre di informazioni dettagliate, ma che il suo "istinto" gli suggerisce che il 2% circa dei profughi potrebbe essere un militante o simpatizzante del sedicente Stato islamico. Rispondendo a una domanda sulla possibilità che ci siano jihadisti infiltrati tra i richiedenti asilo, il ministro libanese dell’Istruzione ha confermato i più drammatici timori dell'Occidente: "I trafficanti trasportano anche i jihadisti".

Tra i rifugiati, secondo Saab ci sono gruppi di persone che presentano alcune peculiarità anche nell’aspetto. "Sono tutti vestiti con qualcosa di comune, uniformi o giacche - ha spiegato - non ho informazioni precise, ma il mio istinto mi dice che sì, qualcuno sta facilitando questa operazione. Per quale ragione, non lo so". Argomentando il suo ragionamento, Saab ha spiegato che la percentuale del 2% di estremisti tra i profughi che, attraverso la Turchia, arriva in Europa coinciderebbe con quella del "2% o 3% che abbiamo nei nostri campi profughi".