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Battisti si sposa ​per evitare l'espulsione

Grazie alle nozze con una brasiliana non sarà più estradato in Italia e otterrà il permesso di soggiorno permanente

Battisti si sposa ​per evitare l'espulsione

Un matrimonio arrivato dopo un fidanzamento decennale potrebbe definitivamente salvare Cesare Battisti dall'estradizione. L'ipotesi è stata sollevata dal quotidiano Il Tempo e non è scontato che si verifichi realmente. Del resto le nozze con la brasiliana Joice Lima, che in tutto questo tempo è rimasta accanto all'ex terrorista condannato per concorso in quattro omicidi, dovrebbero garantirgli un permesso di soggiorno permanente (non la nazionalità brasiliana), che potrebbe rappresentare un ostacolo per l’espulsione.

La cerimonia, con rito "afro- cattolico" è stata celebrata, in presenza di un centinaio di amici e sostenitori di Battisti, tra cui anche il responsabile per i Diritti Umani della città di San Paolo, Eduardo Suplicynel camping di Cananéia, sul litorale di San Paolo.

Dopo la condanna in contumacia, l’ex attivista del gruppo Proletari Armati per il comunismo è stato per anni latitante in Francia, Messico e infine in Brasile. Nel 2010 il presidente brasiliano Inacio Lula ha rifiutato di estradarlo nel nostro Paese, ma il 3 marzo scorso un giudice federale ne ha ordinato l’espulsione, decisione contro la quale i legali di Battisti hanno presentato ricorso.

Per il pubblico ministero federale il governo ha fatto un"disperato tentativo di regolarizzare la sua situazione" quando il Consiglio dell’immigrazione del ministero del Lavoro gli ha concesso l’autorizzazione di restare in Brasile. Secondo la procura federale, infatti, il permesso di lavoro è stato rilasciato illegalmente, perché la legge ne proibisce la concessione a stranieri condannati in un altro Paese. Per tale ragione ha chiesto la "deportazione" di Battisti nella nazione di provenienza.

Cosa che però ora appare difficilmente attuabile.

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