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Cina, completate le prime quattro unità della classe Renhai

L’armamento della classe Tipo 055 supera qualsiasi altra nave da guerra di superfice nel Pacifico: saranno le principali unità della Cina nel XXI° secolo

Cina, completate le prime quattro unità della classe Renhai

La Cina ha completato le prime quattro cacciatorpediniere lanciamissili della nuova classe Tipo 055 ognuna delle quali armata con due griglie da 122 missili a corto, medio e lungo raggio su lanciatori verticali modulari. E’ la medesima dotazione degli incrociatori lanciamissili classe Ticonderoga della Marina Militare Usa, ma il doppio delle più grandi cacciatorpediniere cinesi attualmente in servizio della classe Luyang III. L’armamento della classe Tipo 055 supera qualsiasi altra nave da guerra di superfice nella regione del Pacifico. Pechino ripone molta fiducia nella classe Tipo 055/055A destinata a diventare la principale unità di superficie primaria della Marina cinese nel XXI° secolo. Il programma Tipo 055 trae ispirazione dalla nuova dottrina della letalità distribuita della US Navy.

Cina, cacciatorpediniere lanciamissili Tipo 055

Il game changer di Pechino

I lavori sulla capofila della classe Tipo 055 (denominazione Nato Renhai ) lunga 180 metri, larga oltre venti e con un'autonomia di tredicimila km, sono iniziati alla fine del 2014 (primo modello presentato nel 2009). Ha un dislocamento di 12000/14000 tonnellate circa a pieno carico, quasi il doppio della classe Luyang III che andrà gradualmente a sostituire. Realizzata con precisi accorgimenti tecnici per ridurre la firma termica ed elettromagnetica, la Tipo 055-101 è una nave da guerra moderna e multifunzionale dotata di quattro radar AESA a doppia banda Tipo 346X posizionati attorno alla sovrastruttura per una copertura a 360 gradi fino a 600 km di distanza. Il sistema può tracciare centinaia di obiettivi, tra cui missili balistici e da crociera, satelliti, aerei e navi da guerra. L'armamento primario è composto da sistemi di lancio verticale per ordigni tattici e strategici su due griglie da 122 celle. Tra i sistemi d’arma trasportati, missili antinave YJ-18, a medio raggio HQ-16, terra aria HQ-9 a lungo raggio, da crociera CJ- 1000 e di difesa aerea a raggio intermedio DK-10A (a sua volta basato sul PL-12). Grazie alla natura modulare dei VLS cinesi, le unità Tipo 055 potranno ricevere in futuro anche gli asset attualmente in sviluppo come i missili ipersonici, SAM a due stadi, missili anti-satellite ed anti-balistici. L'hangar coperto a poppa della nave può ospitare due elicotteri Z-18 e piattaforme a pilotaggio remoto con decollo ed atterraggio verticale. La flotta Tipo 055 è armata con un cannone H / PJ-130 da 130 millimetri che abbiamo già visto nella flotta Tipo 052D e batterie CIWS H / PJ-11 da 30 mm. Probabile l'implementazione con i sistemi FL-3000N. La capofila della classe Tipo 055 si trova attualmente nel cantiere Jiangnan per l'installazione dell'elettronica e l'addestramento di base dell'equipaggio: dovrebbe entrare in servizio entro la fine dell’anno. Le tre navi gemelle entreranno probabilmente in servizio il prossimo anno. Le prime due unità sono state realizzata dalla Changxing Jiangnan Shipyards di Shanghai, appartenente alla China State Shipbuilding Corporation. Il terzo ed il quarto vettore sono stati costruiti nel cantiere di Dalian. Secondo i dati ufficiali della Marina cinese, la classe Tipo 055 sarà formata da otto unità (tutte sotto contratto) realizzate nei cantieri di Changxing Jiangnan e Dalian, nella provincia del Liaoning. I lavori sul secondo lotto Tipo 055 dovrebbero iniziare entro il 2020.

La componente VLS nel Pacifico

Il Pentagono classifica le dimensioni della classe Tipo 055 alla stregua degli incrociatori pesanti statunitensi della Seconda Guerra Mondiale. La classe Renhai è superiore per potenza e dimensioni a qualsiasi cacciatorpediniere della Marina indiana attualmente in costruzione (almeno duemila tonnellate più leggere delle cinesi e con meno della metà dei missili).

Le cacciatorpediniere classe Arleigh Burke spostano 9800 tonnellate e sono armate in via primaria con 96 celle VLS. Le cacciatorpediniere lanciamissili giapponesi classe Kongo ed Atago hanno un dislocamento di circa 9500/10000 tonnellate e dispongono di 96 batterie VLS. Tra le navi Aegis attualmente in servizio e simili per dimensione ed armamento alla classe Renhai della Cina, troviamo le americane Ticonderoga con dislocamento da 9600 tonnellate e 122 celle VLS e le tre cacciatorpediniere classe Sejong the Great della Marina sudcoreana, undicimila tonnellate e 128 VLS. L'incrociatore lanciamissili Varyag, carrier-killer della classe Slava da 11.500 tonnellate, la più grande nave della flotta del Pacifico di Mosca, trasporta 120 missili su pozzetti verticali. Esclusa la classe Tipo 055, la Cina dispone complessivamente di 1500 batterie di lancio verticali su 39 unità moderne tra cacciatorpediniere ed incrociatori. La Flotta del Pacifico degli Stati Uniti, composta da 36 cacciatorpediniere Arleigh Burke e dodici incrociatori Ticonderoga schiera cinquemila VLS. Il Giappone, infine, schiera una componente VLS di mille lanciatori su 19 cacciatorpediniere.

Cina, cacciatorpediniere lanciamissili Tipo 055A

Le quaranta navi della classe Tipo 055/055A saranno le principali unità di superficie della Cina nel XXI° secolo

Il modello Tipo 055A, ancora in fase progettuale, è concepito per ospitare una propulsione elettrica integrata in grado di generare abbastanza potenza da alimentare i sistemi d’arma ad energia diretta. Per il modello Tipo 055A si prevede una flotta di trentadue navi. La flotta Tipo 055A dovrebbe essere equipaggiata con il sistema Integrated Electric Propulsion System (IEPS) ed armata con cannoni elettromagnetici in grado di sparare proiettili conduttivi al tungsteno (la medesima tecnologia ancora in via di sviluppo per la classe Zumwalt americana). I proiettili al tungsteno raggiungono il bersaglio con una velocità pari a sette volte quella del suono per una potenza superiore (ad un costo nettamente inferiore) ad un missile Tomahawk. La prima unità Tipo 055A dovrebbe entrare in produzione tra il 2020 ed il 2021 con entrata in servizio idealmente fissata al 2025. A prescindere dalle capacità multi-missione della flotta Tipo 055/055A, queste navi sono state costruite per essere il fulcro dei Gruppi da Battaglia delle portaerei cinesi, agendo in un ruolo simile a quello dell'incrociatore di classe Ticonderoga. Sostanzialmente un hub di comando e controllo per le operazioni anti-aeree del Gruppo da Battaglia. Navi e vettori garantiranno una presenza persistente nel Mar Cinese Meridionale, nello Stretto di Taiwan, nell'Oceano Indiano e nel Mar Cinese Orientale: zone in cui le questioni territoriali sono al primo posto. Insieme rappresentano il fulcro della nuova ed aggressiva strategia navale di proiezione della Cina.

Il cannone elettromagnetico della Cina

Lo scorso febbraio le foto del prototipo del primo cannone elettromagnetico della Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione sono state pubblicate sui social media cinesi, i medesimi che negli anni hanno diffuso i principali dimostratori tecnologici militari di Pechino. Il cantiere navale di Wuchang, nella provincia di Hubei, è uno dei principali centri per la sperimentazione dei nuovi sistemi d’arma della Marina cinese. Il cannone elettromagnetico è stato installato a prua della Haiyang Shan 936, quarta unità per operazioni anfibie della classe Tipo 072III (designazione Nato Yuting-II ). In servizio per tre decenni con la flotta del Mare del Sud, la Haiyang Shan è stata scelta dalla People's Liberation Army Navy per la sua capacità di carico di 500 tonnellate. E’ uno spazio sufficiente per ospitare i generatore di potenza ad impulso necessari per il funzionamento dell’intero asset elettromagnetico. I test di fuoco si dovrebbero svolgere nel Mar Cinese orientale. Fin dagli anni ’80, la Cina è al lavoro sulla tecnologia elettromagnetica (anche in chiave Emals per le portaerei). Recentemente Pechino ha affermato di aver compiuto enormi progressi nei cannoni a rotaia, riuscendo ad installare l’intero equipaggiamento periferico su una nave da guerra. Nessun'altra arma esistente o sistema pianificato conosciuto corrisponde alle dimensioni del cannone e della sua canna. Sebbene non vi sia una conferma ufficiale dal governo cinese, la configurazione complessiva dell'infrastruttura temporanea installata sulla Haiyang Shan sembrerebbe non lasciare dubbi sull’esistenza del cannone elettromagnetico. Le foto diffuse sui social cinesi rappresentano un duro colpo per le stime del Pentagono che sottostimavano le reali capacità della Cina nella ricerca e sviluppo delle armi avanzate.

La tecnologia elettromagnetica

La tecnologia railgun utilizza una forza elettromagnetica conosciuta come la Forza di Lorentz, per accelerare rapidamente un proiettile tra due rotaie conduttrici. I cannoni elettromagnetici sparano proiettili conduttivi al tungsteno ad una velocità di 2,4 km al secondo. Il bersaglio è colpito con una potenza cinetica pari a sette volte la velocità del suono, per un grado distruttivo superiore ad un missile Tomahawk (ad un costo nettamente inferiore, circa mille dollari a proiettile). Tale tecnologia consentirebbe una rapida acquisizione dei bersagli su distanze maggiori rispetto ai cannoni tradizionali. L’assenza di cariche propulsive sui proiettili inerti (senza polvere da sparo) al tungsteno, infine, libererebbe spazio sulle unità, rendendo il railgun più economico e sicuro delle controparti attuali.

Il cannone a rotaia della US Navy

Per dimensioni e forma, il prototipo cinese è molto simile al cannone a rotaia sviluppato per l'Office of Naval Research della Marina degli Stati Uniti. In via di sviluppo dal 2005, la tecnologia elettromagnetica era stata progettata per entrare in servizio con la classe Zumwalt, l’unica in grado produrre abbastanza energia elettrica (78 megawatt di potenza) per i cannoni a rotaia. La Fase II del programma, che prevedeva la conversione del prototipo in sistema d’arma operativo per la flotta, è iniziata nel 2012. Nel 2014 la Marina fissava al 2017 il primo test in mare a bordo della nave USNS Millinocket della classe Spearhead. I test non si svolgeranno mai. Per il 2020 infine, il Pentagono sperava di sviluppare nuovi accumulatori in grado di immagazzinare energia sufficiente e consentire l’installazione dei railgun anche a bordo delle altre navi da guerra della Marina. Lo scorso marzo in un rapporto del Congressional Research Service si legge che "sebbene la Marina negli ultimi anni abbia compiuto notevoli progressi, permangono numerose e significative sfide. Saranno necessari anni per un successo finale non garantito. La transizione dalla fase di Ricerca e Sviluppo all'approvvigionamento può a volte essere un percorso nella valle della morte. L'EMRG (electro magnetic railgun) presenta problemi con il cannone, il proiettile, il sistema di alimentazione elettrica e con l'integrazione dell'arma sulle navi".

Nell’ultima relazione lo Strategic Capabilities Office, che monitora tutte le nuove tecnologie fondamentali in grado di mantenere il vantaggio tecnologico dell'America sul campo di battaglia, conferisce priorità al sistema HVP o hypervelocity projectile in favore del cannone a rotaia. In sintesi, l’HVP prende la tecnologia del programma railgun e la adatta al fuoco dei cannoni da 5 pollici della Marina statunitense. Il proiettile al tungsteno a bassa resistenza raggiunge una velocità di Mach 3 (la metà del railgun) e copre una distanza massima di 35/40 km. Tuttavia ciò rappresenta un notevole miglioramento rispetto alle attuali munizioni (un cannone a rotaia può distruggere un bersaglio a più di 100 km di distanza). Da non sottovalutare, infine, che incrociatori e cacciatorpediniere della Marina degli Stati Uniti sono equipaggiati almeno con un cannone Mark 45 da 5 pollici. Ciò significa che la piattaforma di tiro per l'HVP è già in servizio su vasta scala attraverso la forza di superficie della Marina. Dopo un investimento da 500 milioni di dollari e test comunque incoraggianti, la Marina degli Stati Uniti ha abbandonato il progetto. Negli ultimi test e dopo 12 anni di sviluppo, il sistema garantiva un rateo di fuoco di 4,8 colpi al minuto rispetto ai dieci richiesti dal Pentagono. Sebbene ridimensionato, il programma railgun per l’US Army è ancora in via di sviluppo.

I fondi inizialmente destinati all'EMRG dovrebbero essere interamente destinati all'HVP entro il 2019.

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