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Parigi, sequestratore ucciso in blitz Ci sono alcuni morti tra gli ostaggi

Il blitz al negozio kosher in contemporanea con quello a Dammartin. Liberate diverse persone, ma ci sono alcuni morti. Hollande: "Le minacce non sono finite"

Teste di cuoio con alcuni ostaggi appena liberati dal negozio kosher
Teste di cuoio con alcuni ostaggi appena liberati dal negozio kosher

Amedy Coulibaly, un uomo che la polizia ha confermato essere lo stesso che ha ucciso una poliziotta a Montrouge, ha scatenato una sparatoria a Porte de Vincennes, nell'area orientale di Parigi, e preso almeno diversi ostaggi in un negozio di alimentari kosher.

Per diverse ore ha tenuto in ostaggio i sequestrati, chiedendo che i due fratelli franco-algerini accusati della strage al Charlie Hebdo, Cherif e Said Kouachi, venissero lasciati andare e facendosi riconoscere dalla polizia urlando: "Sapete chi sono!".

Poi, intorno alle cinque del pomeriggio, alcune forti esplosioni e spari, a indicare il via a un blitz lanciato in contemporanea con quello contro i due fratelli asseragliati a Dammartin. Il sequestratore è morto come i due fratelli franco-algerini.

Molti ostaggi, compreso un bambino di pochi mesi, sono stati liberati, ma in serata il procuratore generale ha confermato che quattro persone sono state uccise dal sequestratore prima del blitz e potrebbero esserci quattro feriti. Se così fosse l'uomo avrebbe avuto con sè più di cinque persone, come si pensava.

"Ci sono stati quattro morti", ha detto il presidente francese Francois Hollande in un discorso alla nazione in diretta tv, parlando di "un atto antisemita terrificante" e sostenendo che gli attentatori "non hanno nulla a che vedere con l’islam". "Usciremo da questa prova ancora più forti", ha aggiunto, "Dobbiamo essere capaci di rispondere agli attacchi con la forza ma anche con la solidarietà. Noi siamo un popolo libero, che non cede a nessuna pressione, che non ha paura, perché difendiamo un ideale più grande di noi. Le minacce nei confronti della Francia non sono finite. Vi lancio un appello alla vigilanza, all’unità e alla mobilitazione".

La 26enne Hayat Boumedienne e Coulibaly, nato nel 1982 sono i due nomi fatti dalle autorità in relazione a quanto avvenuto a Montrouge. Al contrario di quanto emerso ieri esisterebbero dei legami con i due fratelli franco-algerini, Cherif e Said Kouachi, che sono ritenuti i responsabili della strage avvenuto al Charlie Hebdo.

Falso allarme nel pomeriggio anche al Trocadero, dove per una ventina di minuti polizia e carabinieri hanno evacuato la zona.La polizia ha chiesto la chiusura dei negozi ebraici a rue de Rosiers, nel Marais.

Secondo un altro sito francese, Le Point, i due uomini e un terzo sospetto farebbero parte della stessa filiera jihadista, nella zona parigina di Buttes Chaumont.

Una notizia che però non è confermata dall'antiterrorismo francese, che ha detto a Bfm Tv che verificherà in questi giorni la natura dei contatti tra di loro.

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