Barcellona sotto attacco

Il rabbino di Barcellona: "Ebrei, tornate in Israele"

Il rabbino capo di Barcellona, Meir Bar-Hen, non ha dubbi: "Questo posto è perso. Meglio andarsene prima che dopo"

Il rabbino di Barcellona: "Ebrei, tornate in Israele"

Polemiche in Spagna e in Israele per le parole del rabbino capo della Catalogna, Meir Bar-Henha, che commentando la strage di Barcellona ha detto che la comunità del luogo è "spacciata", in parte per la radicalizzazione dell'Islam, in parte a causa delle autorità che poco farebbero per contrastarla. Il suo colloquio con l'agenzia di stampa Jta è subito rimbalzata su diversi siti europei e israeliani, causando diverse reazioni e commenti negativi. Meir Bar-Hen ha di fatto invitato la comunità ebraica a tornare in Israele perchè la Spagna, sostiene, sarebbe diventata "un hub di terrore islamista per tutta l'Europa", e già anni prima degli attacchi del 17 agosto, dove hanno perso la vita 14 persone e 130 sono rimaste ferite tra Barcellona e Cambrils.

Per Bar-Hen "gli ebrei non saranno qui in modo permanente", riferendosi alla Spagna e all'Europa. "Dico da tempo ai membri della mia congregazione: non pensate che staremo qui per sempre. E li incoraggio a tornare e comprare proprietà in Israele. Questo posto è perduto. Non rifate l'errore degli ebrei dell'Algeria, del Venezuela. Meglio andarsene via subito prima che sia troppo tardi". Ciò che ha evidenziato questo attacco", ha continuato Bar-Hen, è "la presenza di una comunità musulmana radicalizzata. Una volta che queste persone vivono tra di noi, è davvero difficile liberarsene. Diventeranno sempre più forti.

L'Europa è persa".

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