Mondo

Serghei Roldugin, il violoncellista che porta a Putin

Nei Panama Papers spunta uno degli amici più fidati e segreti di Putin: avrebbe depositato in un paradiso fiscale 2 miliardi di dollari. Ma la Duma: "L'attacco alla Russia è fallito"

Serghei Roldugin, il violoncellista che porta a Putin

Si chiama Serghei Roldugin. Non è famoso come il connazionale Mstislav Rostropovich, ma è anche lui violoncellista. A vent'anni conosce Vladimir Putin e ne diventa uno degli amici più fidati e segreti. È più defilato rispetto alla cerchia ufficiale che circonda il presidente russo, ma il suo nome è finito comunque su tutti i media del mondo. Secondo i Panama Papers, le carte della società Mossak Fonseca rese pubbliche dalla stampa internazionale, sarebbe stato questo 64enne schivo a creare e gestire per conto di Putin una serie di società offshore dove sono depositati in un paradiso fiscale 2 miliardi di dollari. Una tesi smentita categoricamente dalla Duma.

A far conoscere Putin e Roldugin fu il fratello di quest'ultimo, Yevgheny, che aveva frequentato con il presidente russo la scuola del Kgb. Nel 1985 è padrino della primogenita di Putin e Ludmilla (hostess che Roldugin presentò al marito nel 1983), Maria. Da otto anni Serghei era già il miglior amico di Vladimir chiamato a casa Roldugin, Volodya. Roldugin è ancora oggi un violoncellista: a San Pietroburgo, la città dove Putin compie i primi passi in politica, è prima solista del Mariinsky e poi preside del conservatorio della città sulla Neva. Oggi, scampato alle sanzioni degli Stati Uniti e dell'Unione europea che hanno colpito i siloviki, la cerchia di ex agenti del Kgb che hanno fatto carriera al Cremlino e dintorni all'ombra di Putin, è forse bruciato anche se alla Duma viene respinta qualsiasi accusa.

"L'attacco di ieri non ha avuto effetto e la Russia continua a vivere e a lavorare - ha commentato Irina Yarovaya, capo della Commissione per la sicurezza e la lotta alla corruzione della Duma - il mondo, come prima, lega al nostro presidente e al nostro paese le speranze al diritto e alla sicurezza".

Commenti