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Alle Bahamas l'uragano Dorian ha fatto un numero di vittime "sconcertante"

È salito a 30 il numero dei morti alle Bahamas dovuti al catastrofico passaggio di Dorian. Oltre 5000 sarebbero le persone di cui da giorni non si hanno più notizie. Per il primo ministro dell’arcipelago Hubert Minnis, la devastazione durerà per “generazioni”

Alle Bahamas l'uragano Dorian ha fatto un numero di vittime "sconcertante"

Come previsto, l’uragano Dorian con la sua terrificante potenza distruttrice ha messo in ginocchio le Bahamas.

Secondo le ultime informazioni diffuse dalle autorità locali, 30 sono le persone che hanno perso la vita. Questo numero sembra destinato a salire drasticamente nelle prossime ore. Secondo quanto riporta la Cnn, il ministro della Sanità del Paese, Duane Sands, ha affermato che il bilancio delle vittime sarà "sconcertante".

Le autorità, infatti, hanno riferito che migliaia di persone, forse oltre 5000, mancano ancora all'appello a Grand Bahama e Abaco, le isole più colpite dalla furia dei venti e che si trovano, secondo testimoni, in condizioni disastrose. Per tentare di ritrovare i dispersi e facilitare le ricerche è stato aperto il sito Dorian People Search che elenca i nomi di tutti i cittadini di cui non si hanno notizie da giorni.

Sempre la Cnn ha sottolineato che le autorità hanno inviato 200 sacchi per cadaveri proprio nelle isole Abaco. Se il bilancio in termini di vite umane potrebbe essere catastrofico, altrettanto lo è quello relativo alla distruzione degli edifici.

La Croce Rossa Internazionale teme che il 45% delle case sulle già citate isole di Grand Bahama e Abaco, circa 13.000 immobili, siano state gravemente danneggiate o distrutte dall'uragano.

"Dobbiamo preparaci a informazioni inimmaginabili sul bilancio dei morte e la sofferenza umana", ha detto il ministro della Sanità Sands alla radio locale.

Affermazioni preoccupanti che confermano quanto aveva dichiarato il primo ministro dell’arcipelago caraibico, Hubert Minnis, secondo cui la devastazione provocata dall’uragano Dorian durerà per “generazioni”.

Il responsabile umanitario dell’Onu, Mark Lowcock, ha annunciato che circa 70mila persone “hanno bisogno di aiuto immediato”. Per questo le Nazioni Unite metteranno subito a disposizione un milione di dollari per immediate necessità di assistenza alla popolazione, ma che altri fondi saranno necessari. La popolazione ha necessità immediata di acqua potabile, cibo, rifugi e medicinali. Abaco e Grand Bahama, ha riferito ancora Lowcock, hanno subito una "vasta devastazione" e sono raggiungibili solo in elicottero.

L'uragano, nel frattempo, pur avendo perso parte della sua potenza rispetto al momento del passaggio sulle Bahamas ha raggiunto le coste del Sud Carolina e del Nord Carolina dove è scattata l’emergenza blackout.

Circa 220 mila tra case e attività in Sud Carolina sono rimaste senza elettricità.

Tra le città coinvolte la storica Charleston, Berkeley e Dorchester.

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