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Berlusconi è preoccupato: bisogna evitare il fallimento

Dopo il weekend con Putin il leader di Forza Italia vede Nazarbayev. Per il Cav in caso di default greco l'Italia rischia l'attacco speculativo

Berlusconi è preoccupato: bisogna evitare il fallimento

Terminato il viaggio dall'amico Vladimir Putin, Silvio Berlusconi rientra a Milano. Il leader di Forza Italia è stato in Russia in visita privata e ha trascorso il weekend nella repubblica siberiana dell'Altaj, tra passeggiate in montagna e battute di pesca nel fiume Katun, mangiando piatti locali e assistendo a spettacoli di danza folcloristica (una compagnia di ballo ha preparato per due settimane le coreografie dell'evento).

Con Putin Berlusconi ha discusso della crisi greca, della tenuta dell'euro e della questione ucraina in primis. Il presidente russo avrebbe anche chiesto se Matteo Renzi sia davvero in bilico e se si avvicinino elezioni anticipate, ipotesi che il leader azzurro avrebbe giudicato non così imminente. Il confronto avrà presto una replica: Berlusconi e Putin hanno, infatti, concordato di rivedersi nelle prossime settimane, entro la fine di luglio, ma non in Italia.

Ieri, invece, Berlusconi ha incontrato a Villa Gernetto il presidente del Kazakistan Nursultan Nazarbayev. Con lui ha discusso della questione greca, dei nuovi assetti nel Medio Oriente, dell'immigrazione, del terrorismo fondamentalista che minaccia il Mediterraneo e l'Europa ma suscita forti preoccupazioni anche nei Paesi dell'Asia Centrale. Il confronto si è anche concentrato sulle nuove vie del commercio internazionale nell'area asiatica che attraggono fortemente la Russia colpita dalle sanzioni e da cui l'Italia rischia di rimanere esclusa. Senza dimenticare naturalmente la questione rovente dell'applicazione degli accordi di Minsk, la fragile tregua stipulata tra la Russia e l'Ucraina.

Il presidente di Forza Italia potrebbe venire a Roma domani per un pranzo con lo stato maggiore del partito, mentre la prevista vacanza ad Antigua sarebbe saltata. Berlusconi - che si è tenuto informato sull' affaire De Luca attraverso Fulvio Martusciello e Domenico De Siano - ha concentrato la sua attenzione fin dalla mattinata sulle conseguenze del braccio di ferro tra l'Unione Europea e la Grecia. Forza Italia chiede con forza che il governo venga a riferire in aula. «A.A.A. cercasi governo italiano: la Grecia sta implodendo e Renzi e Padoan cosa stanno facendo? Nulla. Le Borse europee hanno già mostrato cosa significherebbe un default di Atene. Padoan venga subito in Parlamento a riferire sull'azione del governo italiano» chiede Daniela Santanchè.

Berlusconi, raccontano, vive con forte preoccupazione la situazione della Grecia, sull'orlo del fallimento. Ad Arcore non è passato inosservato il fatto che l'Italia sia stato il Paese che sui mercati ha pagato il prezzo più alto, a testimonianza che continuiamo a essere nel mirino di possibili ondate speculative. La convinzione del Cavaliere è che l'Italia debba fare tutti gli sforzi per evitare il default, cercando di costruirsi un ruolo di mediazione. Un obiettivo completamente fallito dal governo Renzi, nonostante il rischio-contagio per l'Italia sia sempre più evidente. Dentro Forza Italia le posizioni sul caso greco non sono del tutto convergenti. Renato Brunetta appoggia la scelta del referendum. «Magari avessimo fatto anche noi lo stesso in quel maledetto novembre 2011». Per Antonio Tajani, invece, Tsipras sta mettendo in campo «una politica vetero-comunista, con scelte sbagliate in sequenza, mettendo a repentaglio l'euro e l'economia greca».

Su un punto, però, tutti concordano: «Bisogna evitare il Grexit », ovvero l'uscita traumatica della Grecia dall'Unione europea e dall'euro.

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