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Berlusconi dopo lo scontro su Foa: "Il centrodestra non è finito"

Il Cav conferma il no a Foa ma assicura: "Quella con Salvini è normale dialettica". E sull'alleato leghista: "Non va demonizzato, non è un nemico della democrazia"

Berlusconi dopo lo scontro su Foa: "Il centrodestra non è finito"

"Il centrodestra esiste e per quanto mi riguarda esisterà sempre". Poche ore dopo lo scontro con Matteo Salvini sulla nomina dei vertici della Rai, Silvio Berlusconi parla apertamente del rapporto con Matteo Salvini e del futuro dell'alleanza di centrodestra. "Su Marcello Foa i nostri gruppi parlamentari hanno posto una importante questione di metodo che ho condiviso - spiega il Cavaliere in una intervista all'Huffington Post - ma nessuno ha messo in discussione una coalizione che ha avuto il consenso della maggioranza relativa degli italiani".

"Fra alleati le cose si concordano". Su questo punto Berlusconi non è disposto a transigere. "Il servizio pubblico - spiega all'Huffington Post - non può essere espressione della sola maggioranza". Sulla presidenza della Rai, dopo la bocciatura in Vigilanza di Foa, lo scontro tra Lega e Forza Italia rischia di divenire a tutto campo. Una distanza tra i due maggiori partiti del centrodestra che potrebbe allargarsi a macchia d'olio dal momento che Salvini, prendendo atto del "no" del Cavaliere, ha snocciolato, uno dopo l'altra, le questioni che dividono lui e gli azzurri: dal nodo Rai al taglio dei vitalizi. "Forza Italia ha scelto il Pd per provare a fermare il cambiamento, per la Rai, per il taglio dei vitalizi e per altro ancora", ha tuonato il vicepremier accusando Fi di avere scelto di nuovo l'asse con il Pd. "Noi - avverte - continuiamo sulla via del cambiamento".

Dopo lo strappo, però, Berlusconi usa con l'Huffington Post parole di distensione. D'altra parte questa mattina è stato lo stesso Salvini a fargli visita all'ospedale San Raffaele di Milano. "È stato come al solito un incontro franco e cordiale - fa sapere l'ex premier - il nostro dialogo non si è mai interrotto". La posizione di Forza Italia nei confronti di Foa, però, resta irremovibile. "Autorevoli giuristi - spiega il Cavaliere - dicono che non è possibile riproporre il nome dello stesso candidato una seconda volta. Credo quindi che dovrà essere proposto un altro nome". Per quanto riguarda più in generale i rapporti col governo, poi, ci tiene a ricordare che "Forza Italia è all'opposizione, senza dubbi e senza ambiguità".

"Anche tra alleati ci possono essere delle divergenze - continua Berlusconi - il linguaggio di Salvini non è il mio e i nostri contenuti sono molto diversi". Però non condivide neppure la demonizzazione che ne viene fatta: "Salvini non è né un razzista né un nemico della democrazia". Tuttavia, incalza l'ex premier, "se la Lega non abbandonerà in tempi brevi un governo nel quale la politica economica è dettata dai Grillini, saranno gli elettori di centro-destra ad abbandonare la Lega".

Ora, "c'è ancora attesa tra la gente, delusa dagli ultimi governi della sinistra - conclude - ma la luna di miele di cui godono tutti i governi è destinata a finire per il governo giallo-verde, appena i provvedimenti economici, a partire dal cosiddetto decreto dignità, faranno sentire i loro effetti ai danni dei produttori, dei lavoratori, delle imprese".

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