Politica

British Airways in tilt, il giallo hacker

Mistero sul blocco della rete informatica che ha gettato gli aeroporti inglesi nel caos

Erica Orsini

Londra Il sistema informatico della British Airways va in tilt e migliaia di passeggeri rimangono a terra. Se non è stato un cyber attack certo gli somiglia. Ieri la compagnia di bandiera britannica si è vista costretta a sospendere tutti i voli da Heathrow e Gatwick a causa di un gravissimo problema alla sua rete informatica ed è ancora mistero fitto sulle cause.

Un problema non da poco visto che si è verificato all'inizio del bank holiday di fine maggio che peraltro coincide con il primo weekend della settimana di vacanze nelle scuole inglesi. I problemi sono iniziati già al mattino quando i centri di prenotazione sono rimasti bloccati e i passeggeri hanno cominciato a telefonare protestando perché non riuscivano a effettuare i check in utilizzando l'apposita app via computer. Gli operatori hanno tentato di rassicurarli e la compagnia aerea inizialmente ha cancellato tutti i voli fino alle 18 sperando di risolvere la situazione in poche ore. Alle 16 però ha dovuto sospendere i voli di tutta la giornata chiedendo ai clienti di non recarsi nei due aeroporti di Heathrow e Gatwick dove regnava già il caos totale. Pile di valigie giacevano sul pavimento e alcuni passeggeri hanno raccontato di aver dovuto lasciare l'aeroporto senza il bagaglio. Il giornalista Martin Kent, che è rimasto seduto all'interno di un aeroplano per 90 minuti prima che gli consentissero di scendere, ha detto che il comandante ha informato i passeggeri che il problema informatico era «catastrofico». Problemi simili si sono verificati a Roma, Praga, Milano, Stoccolma e Malaga. Spesso le informazioni date sono state quasi nulle. «In realtà non ci è stato spiegato quasi niente - ha raccontato Philip Bloom, rimasto bloccato a Belfast per più di due ore -. Ci hanno detto che c'era un problema informatico e che non potevano spostarci su un altro volo perché era impossibile controllare quali voli erano operativi».

Il sindacato Gmb ieri ha ipotizzato che il collasso avrebbe potuto essere evitato se la compagnia non avesse ridotto il personale informatico. «Nel 2016 la British Airways ha licenziato centinaia di tecnici - ha dichiarato il rappresentante nazionale del sindacato - e ha ricollocato il lavoro in India. Molti hanno ritenuto che la compagnia si muovesse in questa direzione per semplice avidità».

Se questa fosse la causa reale del problema, il risultato non è stato dei migliori.

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