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Crocetta passa al contrattacco: "Se comincio a parlare io sui guai del Pd..."

Il presidente della Sicilia contro i vertici nazionali del Pd: "“Questo Faraone mi vuole fottere la seggiola"

Il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta
Il Presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta

Le Regioni sono il nuovo grattacapo del Pd. Stamane Vincenzo De Luca ha vinto il primo round e, ora che il Tribunale di Napoli ha accolto la sua richiesta di sospendere la sospensione firmata da Renzi per effetto della legge Severino, potrà formare la sua giunta. In Calabria, invece, il presidente Mario Oliverio ieri si aggirava nelle sale di Montecitorio per un incontro con i vertici del Pd in vista del rimpasto della sua giunta previsto per lunedì dopo l’arresto di due assessori. Tra una settimana il Tar del Piemonte deciderà il futuro di Sergio Chiamparino ma anche quello di Rosario Crocetta è sempre più incerto.

Oggi il presidente della Sicilia, dalle pagine della Stampa, attacca il Pd che vuole sfiduciarlo. “Se comincio a parlare io sui guai del Pd...” è solo il preludio di un duro affondo verso il partito siciliano. “Quando vinsi le elezioni, - racconta Crocetta - sa il Pd chi voleva farmi mettere in Giunta? Mirello Crisafulli. Capisce? Guardate ora i suoi guai. E Franco Rinaldi, il cognato di Francantonio Genovese. Ha presente lo scandalo che poi è scoppiato sulla formazione in Sicilia? Ecco: se stavo a dar retta al Pd, la Giunta durava sei mesi e veniva travolta dagli scandali giudiziari. Passi per l'Udc che voleva infilare Nino Dina, ma il Pd...Il loro astio per me comincia lì". Ma ne ha anche per i vertici nazionali: “Questo Faraone mi vuole fottere la seggiola. Vogliono tutti la mia poltrona. Da Roma vogliono imporre dei piccoli proconsoli, non accettano che ci sia un governatore eletto dai siciliani, che lavora in autonomia". Quanto a Matteo Renzi, "sono l'unico governatore con cui non ha mai, mai parlato, neanche una volta” e “se lo chiamo mi passano i suoi attendenti”. “E pensare che il vero renziano ante litteram sono io, in Sicilia la rottamazione la sto facendo io”. Secondo rumors di Montecitorio, provenienti da ambienti non renziani ma non certo benevoli nei confronti di Crocetta, sembrerebbe che l’attuale presidente se la possa cavare anche stavolta. “Se la Sicilia torna al voto – spiegano i ben informati - o vincono i Cinquestelle oppure il centrodestra, se si ricompatta. Di certo non vincerà il Pd e, considerando che la prossima volta si eleggeranno 70 consiglieri anziché 90, è difficile che Crocetta cada.

Puntano tutti a restare il più a lungo possibile…”.

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