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Fazio ammette: "L'euro? Un fallimento"

L'ex governatore di Bankitalia vuota il sacco dopo dieci anni di silenzio

Fazio ammette: "L'euro? Un fallimento"

Roma - I numeri non mentono e quelli che Antonio Fazio, ex governatore della Banca d'Italia snocciola dopo dieci anni di silenzio dicono che il passaggio dalla libera all'euro non ha giovato all'Italia. Le conclusioni non le tira direttamente, ma le fa dire a Joseph Stiglitz. «L'Euro è un'istituzione fallita».

Non ha deluso le aspettative Fazio. L'incontro organizzato dalla fondazione Formiche e dal team di comunicazione strategica Spin, coordinato da Andrea Camaiora, insieme a un pezzo di finanza bianca è stata l'occasione per togliersi alcuni sassolini dalle scarpe. Non sulle vicende personali, ma per dire che la prudenza ai tempi del passaggio alla moneta unica erano giusta.

Dopo dieci anni di silenzio a pochi giorni dagli 80 anni, si è presentato nella sala convegni del Centro studi americani con documenti, giornali e ha tenuto, in piedi una lezione di macroeconomia. Intanto per dire che la crisi non ha colpito tutti nello stesso modo. «Dal 2008 al 2015, il Pil degli Usa è cresciuto dell11%. Gli Stati uniti hanno puntato sul mercato il 23% del loro reddito nazionale. Li hanno recuperati quasi tutti». Il Regno unito che non sta nell'Euro ma nell'Ue «è cresciuto del 7%. La Germania che ha approfittato moltissimo della situazione del cambio ed è stata favorita, è cresciuta del 7%». Grecia, Irlanda, Italia, Portogallo e Spagna sono «sono diminuiti del 7%. Questa è la situazione». Stiglitz «ha detto che l'euro è una istituzione fallita. Questa persona è antipatica. L'unica cosa è che gli hanno dato un premio Nobel..».

Nel suo intervento c'è anche l'affondo contro la Germania. Paese che è stato favorito da una politica dei cambi. La bilancia commerciale di Berlino è perennemente positiva e gli effetti negativi si sentono in tutto il continente. «Dentro la stessa moneta non ci può essere un'area che è obbligata a restare in equilibrio» con i conti pubblixi «e un'altra che ha un forte surplus» nella bilancia commerciale. L'effetto non può che essere la deflazione e la licenziamenti nei paesi dove la produttività è bassa, Italia in testa.

La ricetta sono appunto gli investimenti, fatti anche con quel surplus tedesco o con un una politica di bilancio europea che non sia «da bottegai».

Fazio si è concesso un fuori progra importante sulla vigilanza delle banche, passata da Bankitalia alla Bce. Quando «era esercitata dalla banche centrali sul territorio i risparmiatori non hanno perso soldi. La vigilanza sulle banche di oggi dà l'impressione di essere solo successiva.

Negli anni Settanta e Ottanta, era innanzitutto preventiva».

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