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Grillo dichiara guerra ai prodotti omeopatici: "Via dalle farmacie"

Dopo i vaccini, nuovo fronte dei 5 stelle: «Niente vendita senza prova della validità»

Grillo dichiara guerra ai prodotti omeopatici: "Via dalle farmacie"

Il Grillo Beppe lancia la crociata contro l'omeopatia. La Grillo Giulia resta a guardare l'Istituto superiore di Sanità che convoca un tavolo tecnico sull'omeopatia.

Se è dal caos che nascono le rivoluzioni, dovrebbe portare a grandi riforme la proposta avanzata ieri dal garante del Movimento Cinque Stelle, con l'esortazione all'Ordine dei Farmacisti a far sparire dalle farmacie i prodotti omeopatici, per «i fortissimi dubbi sulla loro efficacia da parte del mondo scientifico». Una presa di posizione a favore della scienza ufficiale che suona come sconfessione degli obblighi flessibili, categoria inventata dalla ministra omonima per allentare (almeno un po') la rete delle prescrizioni vaccinali, per tacere del consigliere regionale laziale Davide Barillari e della tesi per cui «la politica viene prima della scienza».

Tutt'altro dice il Grillo garante, e pare che parli ad un pezzo del suo mondo, sottolineando - quasi a confermarlo - come nelle ultime settimane si sia «riflettuto molto sulla difficoltà a comprendere il significato della parola scientifico da parte delle persone. È stato disorientante, preoccupante e quasi penoso assistere ad una degenerazione del dibattito così profonda». Da qui l'invito: «I medici di base e le farmacie rappresentano uno dei fari fissi per il cittadino, sempre a rischio di perdersi fra le ciance infinite, le opinioni e i dibattiti: di fronte alla difficoltà che la malattia e il disagio comportano non si devono, e non si possono, creare dubbi nella sua mente. Per questo mi appello al vostro Ordine e a tutti i professionisti che rappresentate: evitiamo che le farmacie continuino a confondere i cittadini con la vendita di prodotti omeopatici». Più o meno quel che scriveva la senatrice pentastellata Serenella Fucksia nel Settembre del 2015, prima di essere espulsa dal Movimento: «Omeopatia: ormai è acclarata la sua inefficacia». Era il titolo di un post subito ricoperto di ingiurie, nell'indifferenza dei vertici. Altri tempi: adesso l'aria di Palazzo Chigi consiglia tattica e prudenza. E persino elogi al sistema sanitario nazionale, lo stesso che sin qui ha coltivato l'obbligo della vaccinazione, secondo Beppe Grillo «uno dei migliori sistemi sanitari al mondo per affidabilità e livello di copertura nei confronti dei cittadini».

Lo scenario vagheggiato dal Grillo scienziato stride però con quanto accade al dicastero guidato dalla Grillo ministra: il 24 Maggio l'Istituto superiore di Sanità, organo tecnico-scientifico del Ssn posto sotto la vigilanza del ministero della Salute, ha disposto la convocazione di un tavolo tecnico «per la revisione della letteratura scientifica e delle evidenze disponibili sulla omeopatia, per garantire ai cittadini corrette informazioni». A firmare la nota, il presidente Walter Ricciardi, nel 2013 candidato (trombato) al Parlamento con i civici montiani: qualche mese fa i suoi presunti conflitti di interesse erano finiti al centro di interrogazioni presentate in Senato da Paola Taverna e all'Europarlamento da Piernicola Pedicini. Grillini, come Grillo Beppe e Grillo Giulia e la lotta all'omeopatia ma pure all'obbligatorietà vaccinale.

Se è caos, fiorirà.

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