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I "miracoli" del reddito di cittadinanza 10mila assunti per trovare lavoro ad altri

Di Maio annuncia che «da subito» saranno selezionati e stabilizzati i «navigator», ma nessuno sa con quali soldi e chi li dovrà «formare»

I "miracoli" del reddito di cittadinanza 10mila assunti per trovare lavoro ad altri

Roma - Salda e ben conosciuta figura dell'antichità, visto che ha navigato e scoperto mezzo mondo, il Navigator (pronuncia angolofona «navigheitor») dal 1986 era un film di fantascienza prodotto dalla Disney. Dal 4 dicembre scorso, la realtà ha superato la finzione giungendo oltre il confine del fantascientifico. Grazie al vicepremier Luigi Di Maio che sfoderò, davanti all'allibito Bruno Vespa, il nuovo ostetrico della contestata misura del reddito di cittadinanza, colui il quale sarà in grado di farla funzionare come si deve. Appunto, il Navigheitor, come lo pronuncia Di Maio dimenticando che di vocabolo latino si tratta e che, parlando di lavoro, la parola giusta sarebbe tutor. Ma siccome «tutor» ha sapore scolastico e allude a un rapporto di superiorità, Di Maio preferisce navigheitor, ovvero intraprendente e coraggioso scopritore di talenti. Così noi ci sorbiremo la calata dei nuovi Caboto, Magellano e Vasco de Gama.

Alla vigilia del supersegreto evento di domani, quando a festeggiare l'introduzione del reddito di cittadinanza in piazza dovrebbero arrivare anche Grillo e Casaleggio, assieme a Conte, Di Maio, Di Battista eccetera, il vicepremier ha voluto ieri rassicurarci: proprio i «navigheitor» saranno i primi a beneficiare del reddito. «Faremo 10mila assunzioni per i navigheitor: li assumeremo subito, faremo dei colloqui con l'impegno di stabilizzarli con un contratto che riguarda la collaborazione con l'Agenzia nazionale per le politiche attive per il lavoro (Anpal)». Le assunzioni, ha precisato, riguarderanno «4mila persone per le regioni, e 6mila per lo Stato centrale». Il problema è che la Anpal citata da Di Maio, agenzia di servizi utilizzata al fine di aggirare il blocco delle assunzioni nel pubblico impiego, «non ha il becco d'un quattrino e usa tutta la sua dotazione per i suoi 1100 dipendenti, dei quali 654 precari», come ebbe a denunciare il suo presidente Maurizio Del Conte, poco prima di essere sostituito a gennaio dal grillino Mimmo Parisi (nella foto), docente della Mississippi University e «importatore» dell'ultima americanata.

Ma il vicepremier non bada a spese, specie in campagna elettorale, e ai supporter abruzzesi ha spiegato ancora una volta che «quando inizieremo a dare il reddito, da aprile di quest'anno, un'impresa che assume chi prende il reddito di cittadinanza, avrà fino a 18 mesi di sgravi fiscali e chi vorrà mettere su un'azienda, avrà 780 euro per 18 mesi per farlo». Ma prima, appunto, occorrerà mettere in piedi una macchina organizzativa. E i primi precari saranno assunti per trovare lavoro ad altri precari; «una figura di alto profilo - ne tracciò il profilo Di Maio - che prenderà in carico il richiedente reddito e lo indirizzerà verso la formazione; assieme a un software molto efficiente, farà anche da controllore, per verificare che il ragazzo li frequenti. Più riuscirà a farne assumere più sarà pagato». L'inquadramento contrattuale di costoro così come la formazione, invece, sono ancora un altro film del filone fantascienza.

Da girare.

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