Politica

Lei lo lascia, lui la ferisce e si ammazza

La donna ungherese lavora in un night. L'uomo era un manager di 45 anni

I copioni sembrano scritti ormai da un noioso, macabro sceneggiatore. Storie quasi sempre identiche nella loro ripetitiva drammaticità, qualche volta i finali cambiano, ma solo in termini di quanto sanguinosi risultano i bilanci. Lui, lei, le liti, la decisione di lasciarlo, l'incapacità nell'accettare l'abbandono ed ecco quelle che liquidiamo come «esplosioni follia» finire in omicidi. Ieri è successo di nuovo, stavolta a Torino. La storia è tutta qua, un déjà vu. La bella entraîneuse ungherese, il manager invaghito che non vuol perderla e in mezzo alla strada scoppia il pandemonio. Siamo intorno alle 6.20 quando Elio Giancotti, 45 anni, dirigente di«Eurospin», nota azienda nel ramo della grande distribuzione, estrae una pistola e spara. Forse pensava di aver ucciso la sua bella, quando si è messo a correre inseguito dalla polizia, alla Crocetta .

Circa dieci minuti prima alcuni passanti avevano segnalato un violento litigio tra due persone che erano scese da una Bmw scura, con targa straniera, parcheggiata all'angolo con corso Re Umberto. La ragazza, Timea Vajko, 31 anni, ballerina di origine ungherese, ma da tempo a Torino, gli aveva appena ripetuto che «basta, la storia era finita». I due si erano persino messi le mani addosso, una colluttazione sul marciapiede, fino a che l'uomo ha preso una pistola Tanfolio e ha minacciato di uccidersi. Non è chiaro se abbia sparato anche un colpo in direzione della donna o se lei sia rimasta ferita alla testa cadendo durante il litigio.

Il quarantacinquenne, originario di Milano, però l'ha lasciata a terra sanguinante e si è allontanato, seguito dagli uomini delle Volanti. Ma non si è fatto arrestare. Si è puntato l'arma alla testa e ha premuto ancora una volta, l'ultima il grilletto. È morto all'istante, la sua «fidanzata», invece, è praticamente illesa. Ricoverata al pronto soccorso del Cto di Torino, è stata dimessa poche ore dopo con una vistosa fasciatura alla testa. Dall'ospedale ha raggiunto la questura, dove è stata interrogata dal capo della Mobile.

Agli investigatori l'ungherese ha spiegato che la loro relazione, durata circa 6 mesi, era chiusa ma lui non si era rassegnato e più volte le aveva detto che se non fossero tornati insieme si sarebbe ucciso.

Commenti