Elezioni Politiche 2018

"X Factor" a 5 stelle: gaffe e strafalcioni

Tra errori di grammatica e complottismi vari sarà il sacro web a decidere

"X Factor" a 5 stelle: gaffe e strafalcioni

Il tempo stringe. Non c'è tempo di dare una ripassata veloce alle regole della lingua italiana. Nei video di presentazione delle candidature alle parlamentarie che impazzano in rete, gli aspiranti legislatori del M5s collezionano gaffe e strafalcioni grammaticali.

Certo, non un buon biglietto di visita per chi si candida alla guida del Paese. Ma non importa. D'altronde, il capo politico del Movimento Luigi Di Maio ha ammesso di non aver avuto tempo per gli studi perché chiamato dal popolo a un «sacrificio» per l'Italia. Ma pare che nemmeno chi ha conseguito una laurea riesca a sfuggire a errori grossolani. La campagna elettorale del candidato premier grillino è cominciata con uno scivolone sul congiuntivo: il leader dei pentastellati - durante un'intervista a Primocanale - è andato fuori strada. Il tempo di placare l'ironia del web, che un altro Di Maio boy ci è ricascato: Alessandro Pagano, uno dei candidati alle parlamentarie del M5s nel collegio di Milano, nel video di presentazione ha fallito l'appuntamento con la grammatica, sostituendo una «t» con la «d» («Alessandro Pagano canditato alle elezioni nazionali 2018»). Eppure, Pagano vanta una laurea e un master in Economia. Sarà pur bravo, ma se un giorno dovesse varcare la soglia di Montecitorio sarebbe costretto a ripassare un po' di regole di italiano.

Strafalcioni, ma anche le teorie complottiste fanno parte del pedigree pentastellato. Nell'esercito grillino che sogna un seggio in Parlamento c'è spazio per tutti. Spera in una benedizione della rete per entrare in lista Fabrizio Dresda: un campione di complottismo, che due giorni fa sul profilo Facebook dichiarava guerra contro «I Signori del denaro» che vorrebbero governare il mondo. Dresda, nel suo programma elettorale, vorrebbe introdurre un regime alimentare fatto solo di frutta. Insomma, punta a trasformare pizzerie e ristoranti in erogatori di mele e pere. Magari per legge. Il piatto forte resta la ricerca di un posto di lavoro. La pugliese Alessia Cuppone è un'attrice di teatro, che dal 5 marzo spera di esibirsi sul palcoscenico di Montecitorio. Da Pomigliano D'Arco, la stessa città del leader di Maio, arriva Vitale Fusco, che nel suo video a ritmo di rock, cerca un lasciapassare per una poltrona al sole. Guai a etichettarli come sfaccendati. Per Oriana Funari, il volantinaggio è uno dei lavori più duri. Di cui andare fiera.

Il primo candidato ufficiale è il capo Di Maio, che ieri ha sciolto la riserva: «Io mi candiderò nei collegi plurinominali e all'uninominale. Dove? Nella mia regione, a Pomigliano d'Arco, in provincia di Napoli. Non ci saranno scorciatoie, né pluricandidature». Una fake news: Di Maio avrà il paracadute nel listino bloccato.

Per conoscere i nomi delle truppe grilline bisognerà, comunque, attendere il fine settimana: oggi e domani, dalle 10 alle 21, si terranno le consultazioni online su Rousseau per le parlamentarie del M5s.

Il sacro web deciderà a chi assegnare i biglietti vincenti della lotteria della poltrona in Parlamento.

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