Cultura e Spettacoli

Fedez: "Sono un guerrafondaio. Se Tiziano Ferro compra un attico nessuno dice niente"

In un'intervista esclusiva di Repubblica, Fedez ha parlato della sua carriera, del suo ultimo album e del suo rapporto con J-Ax

Fedez: "Sono un guerrafondaio. Se Tiziano Ferro compra un attico nessuno dice niente"

In attesa della finale di X Factor, in onda questa sera alle 21.15, Fedez si concede anche qualche intervista nella quale parla della sua vita professionale, del rapporto con J-Ax e di politica.

Il rapper, negli ultimi mesi, è finito al centro della cronaca rosa anche grazie alla sua relazione con la fashion blogger Chiara Ferragni. Ma oltre a questo c'è di più, Fedez lo sa e vuole farlo conoscere ai suoi fan. In un'intervista a Repubblica, il rapper ha affrontato diversi temi. Primo su tutta la sua partecipazione a X Factor: "X Factor è uno dei programmi più riusciti della tv italiana e non posso che ritenermi soddisfatto visto che gli inediti delle mie ragazze sono i più venduti in Italia e hanno sbaragliato la concorrenza. Considerato che è un programma che punta a imbastire una carriera direi che ci siamo riusciti. Dovrei aver già firmato un’opzione per il 2017, non so bene, dovrei controllare il mio contratto, ma penso di sì…".

Nel corso della lunga intervista, come scrive Huffingtonpost, Fedez parla della sua collaborazione con J-Ax. E quando il giornalista gli domanda il senso della frase presente nel suo nuovo album 'Comunisti col Rolez', "Tiziano Ferro si è comprato l’attico di fianco a Fedez con i soldi risparmiati a cena con il fisco inglese", il rapper risponde: "Con quel brano volevamo rispondere a una critica che ci hanno rivolto e, ironizzando, rompere un vecchio tabù. Nel momento in cui un artista che ha trattato tematiche sociali ha successo e può ottenere riscatto sociale viene additato come un comunista con il rolex, uno con il cuore a sinistra e il portafoglio a destra. È successo a De Gregori con gli autoriduttori nel processo al PalaLido, succede oggi in maniera molto più edulcorata quando mi viene detto che mi compro un attico da due milioni di euro, mentre io non ho mai stigmatizzato chi si compra le case onestamente pagando le tasse. Se Fedez si compra una casa milionaria onestamente, Aldo Grasso e Massimo Gramellini si scomodano per scrivere editoriali, se lo fa Tiziano Ferro, con un passato fiscale possiamo dire torbido, nessuno dice niente, il perché non lo so".

Le parole di Fedez lasciano poco all'immaginazione e con un pizzico di amaro in bocca dà la sua versione dei fatti. "J-Ax dice che lei è sempre pronto allo scontro" - ribatte il giornalista di Repubblica. E Fedez risponde: "Sono un po' guerrafondaio ma credo dipenda dall’età. Passerà. Per me J- Ax è stato ed è un punto di riferimento. E credo di esserlo anch’io per lui, per diverse cose. A cominciare da come siamo usciti dalla collaborazione con il nostro vecchio produttore, Franco Godi, con il quale lui lavorava da vent’anni e io dopo un anno mi ero accorto che qualcosa non andava bene nella sua gestione. Così alla veneranda età di 21 anni, decisi di andare via e chiesi ad Ax di venire con me e di fondare l’etichetta Newtopia, portando via a Godi i dipendenti, gli artisti e facendogli anche causa".

"Cosa pensa del risultato del referendum?" - chiede in conclusione il cronista. "Èindicativa la partecipazione, 'libertà è partecipazione' diceva Gaber. Io ho votato 'no' anche se non l’ho mai palesato né mi sono speso nel dibattito pubblico.

Continuo a dire che la scelta non sia così ampia e nella non-scelta continuo a trovare innovative le reiterate virtù, seppur poche, dei 5 stelle".

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