Cultura e Spettacoli

Sylvie Lubamba parla per la prima volta dopo la libertà: "In carcere ho riscoperto la fede"

Intervistata dal settimanale Spy, Sylvie Lubamba racconta della sua esperienza dietro alle sbarre e della voglia di ricominciare una nuova vita

Sylvie Lubamba parla per la prima volta dopo la libertà: "In carcere ho riscoperto la fede"

"Sono stata scarcerata il 25 dicembre, il giorno della nascita di Nostro Signore, cosa avrei potuto desiderare di più?", inizia così la lunga intervista che Sylvie Lubamba ha rilasciato al settimanale Spy.

La showgirl di origini congolesi, lanciata in tv da Piero Chiambretti, è tornata in libertà dopo aver scontato 3 anni e 4 mesi di carcere per uso improprio di carte di credito altrui. "Sono pentita di quello che ho fatto - dice a Spy - ma lo ero già dodici anni fa. Ero convinta che il reato cadesse in prescrizione, invece le sentenze sono andate avanti e sono stata condannata definitivamente. La giustizia è lenta, ma arriva a tutti".

Dietro le sbarre Sylvie Lubamba, dimagrita più di dieci chili, ha scoperto la fede: per questo motivo nel 2015 fu una dei 12 detenuti del carcere di Rebibbia ai quali papa Francesco lavò i piedi il giovedì di Pasqua. "Quello con papa Francesco - ha spiegato - è un incontro che mi ha cambiato la vita: mi sono sentita benedetta e fortunata. Tutt'ora mi chiedo come sia stato possibile. Non sono ancora riuscita a metabolizzare e non riesco a trovare le parole adatte per parlarne. In carcere ho aperto la Bibbia per la prima volta nella mia vita e l’ho studiata. Il rapporto con il Signore si è fortificato: lui si manifesta, è un padre misericordioso, è attento ai dettagli".

Ora Sylvie Lubamba, più credente e - dice - cambiata, pensa al futuro. "Mi piacerebbe tornare a lavorare nel mondo dello spettacolo - conclude nell'intervista a Spy -. Chissà se qualcuno avrà il coraggio di darmi una nuova opportunità e di credere in me dopo tre anni di carcere. Ma ho paura che questa esperienza abbia macchiato il mio nome. Mi piacerebbe, ma non ci conto.

Il mio piano B? Fare un lavoro normale".

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