Cultura e Spettacoli

Tredici, una madre accusa: "Mia figlia si è suicidata, vietate la serie"

Jessica aveva solo 12 anni quando ha deciso di togliersi la vita dopo aver visto la serie tv: la mamma ha denunciato l'accaduto per sensibilizzare altri genitori

Tredici, una madre accusa: "Mia figlia si è suicidata, vietate la serie"

Tredici, la serie tv Netflix tratta dal romanzo di Jay Asher che racconta la piaga del bullismo nelle scuole americane, è ancora una volta sotto accusa. Rachael Warburton, una donna di 33 anni, ha raccontato al Mirror che sua figlia di 12 anni, Jessica, si sarebbe tolta la vita dopo aver visto la prima stagione dello show. “13 Reasons Why dovrebbe essere vietata”, ha dichiarato Warburton al giornale britannico.

L’episodio è successo a Warrington, nel Cheshire, e risale al 2017, ma Rachael ha deciso di parlarne soltanto adesso per sensibilizzare genitori e insegnanti sui potenziali rischi legati alla serie, la cui terza stagione arriverà in streaming entro la fine dell’anno. “Jessica – ha raccontato la madre – stava guardando la serie con i suoi amici e ha elencato i sei motivi per cui voleva morire”. La donna, che lavora come assistente sanitaria a Leigh, ha spiegato al Mirror che uno show come Tredicidovrebbe essere vietato, perché mia figlia lo guardava e spinge i ragazzi all’autolesionismo”.

Tredici, la serie tv ancora una volta sotto accusa

Jessica e le sue amiche, secondo la ricostruzione fornita dagli inquirenti, si sono inflitte tagli a forma di lettere dell’alfabeto su gambe e braccia per causarsi sofferenza. È stato il padre della ragazza, Christopher Scatterson, a scoprire il corpo privo di vita della figlia nella sua camera da letto. Nella stessa stanza sono stati trovati degli scritti con riferimenti al suicidio (i “sei motivi per uccidersi” sono appunto le “13 Reasons Why” della protagonista Hannah Baker), la lama di un temperamatite, il nome di un presunto bullo su un foglio e un disegno che ritrae un atto suicida.

La dodicenne, che aveva visto la serie nonostante fosse consigliata a un pubblico di età maggiore a 15 anni, si è uccisa tre settimane dopo la visione delle puntate.

Questa testimonianza arriva nei giorni successivi ad un discusso studio di un gruppo di psicologi dell’Università del Michigan.

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