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Il 5 di Ronaldo, gli attributi del Cholo È meglio tenere le mani a posto...

Provocazioni e volgarità scatenano le peggiori reazioni dei tifosi

Il 5 di Ronaldo, gli attributi del Cholo È meglio tenere le mani a posto...

L a nostalgia non è più quella di una volta. Quando c'erano due telecamere, il calcio si vedeva peggio ma si viveva meglio. Se mandavi a quel paese qualcuno, tipo l'allenatore che ti aveva sostituito, dovevi proprio farlo nello spicchio centrale del campo, come Giorgione Chinaglia ai Mondiali del 1974, infuriato con Ferruccio Valcareggi. Quel vaffa impallidisce di fronte alla volgarità di Diego Simeone. «Volevo dire che ho gli attributi, che la mia squadra li ha». Non serviva, era chiaro a noi e, ahilei, anche alla Juventus sbranata dalla furia colchonera.

Beato il tempo in cui non c'erano tutti questi occhi elettronici e tutto rimaneva lì. Ricordo che, all'inizio degli anni '80, l'arbitro Pierluigi Magni di Bergamo venne processato in pretura a Monza con l'accusa di aver rivolto ai tifosi lo stesso gesto di Simeone. E il suo non sarebbe stato auto-referenziale. Il Giornale mi mandò a seguire il dibattimento e io tornai con un pezzo innocentista. Tutti quelli che lo avevano denunciato erano sostenitori del Monza che lo stavano insultando, scontenti della sua direzione di gara. Non proprio i testimoni più attendibili. Adesso avremmo la prova in tempo reale.

Negli stadi, sia quelli veri, sia quelli virtuali, si sentono, si leggono e si vedono le peggio nefandezze. Il Wanda, tra l'altro, eccita gli animi, visto che qualche settimana fa il gallese Gareth Bale spedì ai tifosi dell'Atletico un bel gesto dell'ombrello.

Dovremmo stare tutti più calmi. L'alibi della furia agonistica è risibile. Da una parte c'è chi condanna dicendo con quello che guadagnano dovrebbero stare attenti, dall'altro c'è chi assolve al grido libertario i soldi non coprono gli insulti reiterati. Su questo si accese un feroce dibattito quando Josè Mourinho si mise a sfottere lo Stadium, che lo aveva insultato per tutta la partita, portando la mano all'orecchio. E la manita l'ha mostrata al Wanda anche Ronaldo: cinque dita come cinque sono le sue Champions, almeno tre vinte a spese dell'Atletico. Aperta parentesi: se non ribalterà il risultato, al ritorno, alla Juve potrebbero fargli notare che a loro, di Champions, interessa la sesta.

Quelle dello Specialone e di CR7 sono manifestazioni meno volgari di quella di Simeone. Però sarebbe meglio evitare di mettersi in competizione con il pubblico, presente o televisivo. Purtroppo si innesca un meccanismo perverso di cui poi fanno le spese gli innocenti, come la figlia neonata di Simeone a cui molti (sedicenti) tifosi bianconeri hanno augurato la morte. Gli stadi sono mal frequentati, i social sono anche peggio.

Tenete le mani a posto.

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