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Doping, Simeoni: "Negli anni Novanta tutti usavano l'Epo"

L'ex ciclista che per primo ha accusato Armstrong: "Con la legge antidoping, dal 2000 è diventato più difficile. Il gruppo ha iniziato allora correre a 2 velocità"

Doping, Simeoni: "Negli anni Novanta tutti usavano l'Epo"

Una dichiarazione choc contribuisce a fare un po' di chiarezza sul mondo del ciclismo, la cui immagine da anni è macchiata dagli scandali. "Negli anni Novanta - dice l'ex ciclista Filippo Simeoni - tutti facevano uso di Epo. Poi, con la legge antidoping, dal 2000 è diventato più difficile, i controlli maggiori e più accurati: il gruppo ha iniziato allora correre a 2 velocità: c’era chi si poteva permettere un doping 'di elite', e chi invece non poteva. Ci sono responsabilità politiche enormi da parte di chi era ai vertici e ha gestito lo sport in quegli anni: tutti sapevano come andavano le cose nel ciclismo, nessuno agiva". Simeoni non è uno sconosciuto. Vincitore di due tappe alla Vuelta, è stato il primo corridore a denunciare l’uso di Epo da parte di Armstrong e della sua squadra, la Us Postal Service. Simeoni conferma la complicità del dottor Michele Ferrari, detto anche "Dottor Mito".

L'intervista va in onda stasera alle 23.00, in esclusiva su Bikechannel, il primo canale tematico interamente dedicato al mondo del ciclismo (Sky canale 237). La serata di approfondimento inizia alle 21.

15 con un documentario storico che ripercorre la carriera di Armstrong: dalle prime gare americane, all’esordio da professionista nel 1992 ai Giochi della XXV Olimpiade di Barcellona, la lotta contro il cancro e la fondazione della Live Strong Foundation, fino alla vittoria di sette Tour de France e alle ultime vicende di doping, che hanno mostrato il lato oscuro di uno sport da sempre considerato "puro".

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