Milano - Nella vicenda di Eluana Englaro i giudici non hanno
invaso territori altrui. Lo dice il presidente della corte d’Appello di
Milano Giuseppe Grechi nel discorso di inaugurazione dell’anno
giudiziario. "La Corte Costituzionale, la Corte di Cassazione e la
Corte Europea dei diritti dell’uomo hanno già confermato la
correttezza dell’operato della Corte d’Appello che non ha invaso
territori altri. In uno Stato di diritto il giudice non può rifiutare una
risposta per quanto nuova o difficile che sia la domanda che gli
viene rivolta e che deve mantenere un atteggiamento di genuina
umiltà ed un costante ancoraggio ai principi della Costituzione".
Grechi: giudice deve dare risposta "In uno stato di diritto il
giudice non può rifiutare una risposta per quanto nuova o difficile
sia la domanda di giustizia che gli viene rivolta".
È dedicato a Eluana Elglaro uno dei passaggi della relazione del
presidente della corte d’appello Giuseppe Grechi alla cerimonia di
inaugurazione dell’anno giudiziario in corso oggi a Milano.
Grechi ha affermato che la vicenda non può essere elusa e che
nel corso del 2008, ha ricordato, la corte d’appello è stata
nuovamente "chiamata a decidere sul drammatico caso" della
donna di Lecco in stato vegetativo permanente da ormai più di 17
anni. Il presidente della corte d’appello, ritenendo che quella
odierna non è la sede per entrare nel merito di complesse questioni
giuridiche, ha sottolineato che "la corte costituzionale, la corte di
cassazione e la corte europea dei diritti dell’uomo hanno già
confermato la correttezza dell’operato della corte (la corte
d’appello, ndr), che - all’ evidenza - non ha invaso territori altrui". E
nel ribadire che in uno stato di diritto il giudice deve dare una
risposta anche se la domanda di giustizia "è nuova e difficile"
aggiunge che "per altro verso, nel cercare risposta, deve
mantenere un atteggiamento di genuina umiltà e un costante
ancoraggio ai principi della Costituzione".
Borrelli: "Non è detto che sia aupicabile una legge" "Non è detto che una legge in questa
materia sia auspicabile". Lo ha detto l’ex procuratore generale di
Milano, Francesco Saverio Borrelli, al termine dell’inaugurazione
dell’anno giudiziario milanese in riferimento al caso di Eluana
Englaro.
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