«Maria era casa e chiesa, il papà dipingeva la Madonna»

Il parroco di Decollatura, don Adamo Castagnaro, era balzato agli onori delle cronache alcuni anni fa per avere denunciato pubblicamente in un’omelia che alcuni abitanti di Conflenti, un paese a qualche chilometro da Decollatura, pagavano il racket sulle pensioni. Ora difende a spada tratta la famiglia Pane: «Camillo - racconta il sacerdote - aveva la passione per il restauro e anche per la pittura. Io a Conflenti ho esposto in un salone aperto al pubblico alcuni suoi acquerelli che raccontano la storia dell'apparizione della Madonna della Quercia». Don Adamo non esita a smentire con fermezza l'appartenenza a sette sataniche di Maria Pane, la figlia uccisa nell’esecuzione: «Era una ragazza solare, piena di vita. Proprio domenica aveva partecipato a un ritiro spirituale - racconta senza nascondere la commozione -. Era una ragazza amante della vita e aveva anche paura di parlare di questi argomenti. Io insegno religione nel liceo e ho avuto modo, spesso, di affrontare tematiche legate a questo mondo dell'occulto che, purtroppo, esiste. Infatti, come esiste il bene, esiste anche il male e lei ne era spaventata». Un racconto, quello di don Adamo, che prosegue nel delineare la personalità di quella ragazza «stupenda. Una ragazza che animava le messe, suonava la chitarra e cantava nel coro. E, poi, se ciò non basta per sfatare ogni dubbio posso solo dire che era anche una catechista tra le più impegnate in parrocchia». «Suo fratello - prosegue don Adamo - era ancora più solare di lei. Non è possibile che persone così siano coinvolte in tutto questo. Ricordo ancora la dolcezza della madre quando veniva a scuola per Maria».

Una sicurezza che don Adamo dimostra anche in un'altra circostanza: nell'immediatezza del ritrovamento dei corpi, in paese era circolata una strana voce su un ipotetico incontro che i Pane avrebbero dovuto avere con un «mago»: «Si tratta di puro chiacchiericcio da paese».

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