Milano Non la fanno entrare in tribunale con il niqab

Aveva il velo che lasciava scoperti solo gli occhi, il niqab, e poiché non era visibile il suo volto le è stato negato l’ingresso al Palazzo di Giustizia di Milano. È accaduto ieri pomeriggio nei pressi di una delle entrate secondarie del tribunale. Una donna con perfetto accento italiano ma di religione islamica, verso le 16 si è presentata con una lunga tunica nera sopra il cappotto e il velo da cui si intravedevano solo gli occhi, dicendo che sarebbe dovuta andare a controllare l’esito di un processo in una delle tante cancellerie. Gli addetti alla sicurezza però l’hanno fatta attendere e hanno chiamato uno dei carabinieri in servizio nella cittadella giudiziaria milanese il quale ha spiegato alla donna che, essendo il Tribunale un luogo pubblico, avrebbe dovuto entrare col volto scoperto in quanto, come prevedono le leggi di pubblica sicurezza, le persone che accedono al palazzo di giustizia devono essere visibili in volto.

Per meglio farsi capire il maresciallo dei carabinieri le ha spiegato che sarebbe come se avesse voluto entrare con un casco da moto. La donna non ha fatto obiezioni e se n’è andata anche perché le cancellerie al pomeriggio sono chiuse. Ha detto però che tornerà...

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