Il Congresso si oppone al progetto di Trump per la Space Force

L'avveniristico progetto del presidente Trump di istituire la Space Force come sesto ramo delle Forze Armate degli Stati Uniti, dopo 70 anni dalla fondazione della Us Air Force, sta incontrando critiche e ostacoli.

I comitati Difesa del Congresso, equivalenti alle nostre commissioni parlamentari, hanno stabilito di non stanziare risorse al riguardo nonostante l'immenso budget 2019 di 710 miliardi di dollari sia stato aumentato rispetto all'anno precedente e copra adeguatamente tutte le esigenze del Pentagono. Si tratta quindi di una scelta non dovuta alla carenza di fondi (la cifra è superiore a quella di Russia, Cina e Francia insieme) ma alle voci scettiche degli addetti ai lavori che hanno contestato nel merito il programma influendo sulle decisioni dei parlamentari.

Una delle ultime critiche è stata avanzata da Deborah Lee James, membro del governo Obama come Segretario dell'Air Force, un ruolo analogo al nostro viceministro con delega, che afferma: "Una nuova forza armata aumenterebbe i costi, la burocrazia e le difficoltà di coordinamento con le altre forze, sarebbe più saggio continuare ad affidare tali compiti all'aeronautica o istituire un reparto analogo al Commando delle Forze Strategiche Nucleari ma focalizzato solo sui compiti spaziali".

ll senatore della Florida Bill Nelson, uno dei più accesi oppositori in commissione, ha pubblicato su Twitter un messaggio contrario al programma e a difesa dell'Air Force; i malumori infatti serpeggiano fra tutti gli alti gradi militari ma in particolare tra quelli dell'aeronautica che si vedrebbero ridimensionati perdendo parte delle attuali mansioni.

L'Air Force è la più giovane delle forze armate americane ed è stata istituita subito dopo la seconda guerra mondiale; fino ad allora essa, come in gran parte dei paesi europei, dipendeva dalla Marina e dall'Esercito.

Fondare una nuova forza armata arrecherebbe prestigio alla presidenza Trump che avrebbe un motivo in più per farsi ricordare. Il probabile voto in autunno nei due rami del Congresso chiarirà la concretezza di tale aspirazione.