Vicenza - Riesplode la protesta a Vicenza contro l'allargamento della base Usa. Gli attivisti del movimento "No Dal Molin" sono entrati nei terreni dell’aeroporto dove deve sorgere la nuova base militare, occupandoli. I manifestanti, alcune centinaia, protestano contro l’avvio dei lavori nel Dal Molin, dove da alcuni giorni sono tornate in azione le ruspe per abbattere le vecchie strutture dell’aeroporto e preparare l’area per la Camp Ederle 2.
Tagliata la recinzione I manifestanti, che hanno occupato un’area ancora in gestione alla società Aeroporti vicentini, sono oltre 200, secondo fonti della Questura. Per entrare nei terreni hanno tagliato un pezzo della recinzione esterna. Sul posto, a coordinare le forze di polizia e carabinieri, è presente il questore di Vicenza, Giovanni Sarlo, che sta tentando di avviare una trattativa con i manifestanti.
I gruppi che protestano Nel gruppo di dimostranti sono presenti non solo esponenti dei comitati cittadini contrari alla base, ma anche alcuni Disobbedienti arrivati da Padova e da altre città del Veneto. La situazione al momento è tranquilla.
Striscioni e cartelli I manifestanti hanno esposto striscioni e cartelli
contro il progetto militare americano, e tracciato con gli spray scritte come "Vicenza città di
Pace", "Voi demolite, noi costruiamo la pace". Il corteo non ha tuttavia raggiunto l’area
interna del dal Molin, protetta da un’ulteriore recinzione, in cui stanno lavorando le ditte
incaricate dello smantellamento delle vecchie strutture.
Alcuni operai della coop "Cmc" di Ravenna che stavano lavorando sulla pista sono stati
fatti allontanare per precauzione, nel momento dell’irruzione dei dimostranti. Un fatto che i "No Dal Molin" hanno valutato già come una vittoria.
Ritirate le forze dell'ordine Sono state r4itirate le forze dell’ordine dall’aeroporto
Dal Molin. Nonostante questo i manifestanti sono ancora all’interno
della struttura.
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