Gentiloni difende Boschi. Ma sulla commissione continua la melina del Pd

Se il leader Pd Matteo Renzi accelera, almeno a parole, sulla Commissione d'inchiesta sulle banche, il premier Paolo Gentiloni sembra ansioso di chiudere l'ultimo scandalo su Banca Etruria e di mettere al riparo da turbolenze politiche il suo esecutivo.

«La vicenda del sottosegretario Boschi è nota - taglia corto da Pechino- Mi pare che lei l'abbia ampiamente chiarita. Non mi pare che ci siano novità e non ci sono certamente implicazioni per il governo». Il presidente del Consiglio si riferisce alla dichiarazione fatta il 10 maggio dalla Boschi, solo per confermare quella in parlamento del dicembre 2015.

Per lei (e per Gentiloni) le affermazioni di Ferruccio de Bortoli nel suo libro, su un presunto pressing dell'allora ministra sull'ad di Unicredit Federico Ghizzoni per indurlo ad acquisire l'istituto di credito di cui suo padre era vice presidente, non hanno bisogno di conferme o smentite definitive. Ci si chiede perché la sottosegretaria non abbia querelato de Bortoli. Forse su consiglio del suo legale Paola Severino, per evitare che Ghizzoni sia convocato dal giudice, ma appare un segno di debolezza.

Sulla commissione, comunque, il 24 si voterà alla Camera e le posizioni si chiariranno. Renzi, chiamato in causa direttamente sugli affari di famiglia per l'indagine Consip che coinvolge il padre Tiziano, assicura che il partito quell'indagine parlamentare la vuole.

Non ci credono Beppe Grillo e il M5S, che vanno allo scontro con i dem. «Visto che Renzi accelera a chiacchiere e il Pd frena nei fatti con la Commissione d'inchiesta sulle banche, intanto il M5S ha chiesto al presidente della commissione Finanze della Camera, Maurizio Bernardo, di audire l'ex amministratore delegato di Unicredit Federico Ghizzoni, Ferruccio de Bortoli e la sottosegretaria Maria Elena Boschi», si legge sul blog del fondatore. Anche i senatori di Idea, da Quagliariello a Giovanardi, chiedono un'«audizione urgente» di Ghizzoni e dell'ex Unicredit Marina Natale sul caso.

Renato Brunetta di Fi rivendica di aver chiesto per primo la commissione nel 2015, accusando il Pd di averla «insabbiata», mentre il governatore della Liguria Giovanni Toti raccomanda di «smettere di guardare dal buco della serratura», anche se «intorno a Banca Etruria, a Consip, al salvataggio di Monte dei Paschi ci sono gigantesche aree grigie

della politica di cui Renzi è chiamato a rispondere, come la Boschi». E contro i due arriva il duro attacco del dem Massimo Muchetti: «Sono due bugiardi, due facce dello stesso governo bugiardo. Boschi ha segnato un autogol».