"Ora prenda lezioni d'inglese". E il leghista fa stizzire Alfano

"Come può rappresentarci degnamente all'estero?". Stefano Candiani ci va giù pesante con Angelino Alfano. Il senatore leghista non ha digerito la promozione del leader di Ncd dal Viminale alla Farnesina. "Non ha saputo difendere l'Italia dall'Interno", tuona mentre il neo ministro degli Esteri chiacchiera in Aula. "Si accomodi, non stia in pena - lo incalza - magari vada a prendere qualche lezione di inglese perché l'ultima volta che ne ha dato qualche esempio non è andato sulle cronache con gli applausi ma con molta ironia, purtroppo". Una stoccata che dà molto fastidio ad Alfano che mette il broncio e se ne va.

Mentre Palazzo Madama si prepara a votare la fiducia al governo Gentiloni, Candiani punge Alfano per un siparietto con Cecilia Malmström che ieri ha fatto il giro del web gettando discredito sul neo ministro degli Esteri. Nel video girato dall'Agenzia Vista, come raccontato ieri anche dal Giornale, l'allora titolare del Viminale arriva in ritardo a un appuntamento con il commissario agli Affari interni dell'Unione europea (guarda il video). Si scusa immediamentente per il disguido dovuto al vento che ha rallentato l'atterraggio del suo aereo. Ma si lancia in una buffa (ed errata) pronuncia di wind (vento) che, in alfanese, diventa uaind. Non contento armeggia con le mani a indicare, goffamente, l'evento atmosferico inatteso. Il tutto conditto dall'imbarazzante correzione della Malmstrom che spiega ad Alfano come pronunciare correntamente wind.

All'epoca dell'incontro con il commissario agli Affari interni della Ue, il video era stato censurato. Sul portale del semestre italiano di presidenza del consiglio dell'Unione, era stata pubblicata solo la stretta di mano "epurato" della gaffe linguistica con un taglio piuttosto brutale.

Ieri l'Agenzia Vista l'ha riesumato e subito è diventato virale in rete. Tanto che oggi Candiani glielo ha rinfacciato invitando Alfano ad "andare a prendere qualche lezione di inglese". Il titolare della Farnesina non l'ha presa bene.