Lo sfogo Il prete su Facebook: «Gli islamici bestemmiano in oratorio»

Anche San Paolo consigliava di coltivare la virtù della pazienza, ma anche per un sacerdote può arrivare il momento in cui la misura è colma. Ed è proprio ciò che è accaduto a don Marco Bosio, parroco di Brignano, paesino della bergamasca: va bene la tolleranza, ma le bestemmie in oratorio...
E così don Marco ha lanciato una crociata su Facebook, in cui se la prende con i maleducati in generale, e in particolare con alcuni immigrati musulmani che si dimostrano particolarmente poco rispettosi con il luogo di culto. «È persecuzione contro i cristiani: qui bestemmiano, in Iraq ci fanno saltare», è sbottato il prete. In Rete si è aperto il dibattito e in oratorio sono comparsi cartelli in italiano e in arabo: «L’oratorio è un luogo educativo e cristiano, se non riesci a rispettare persone e cose non entrare». Su Facebook don Marco incalza: «Forse il loro odio verso di noi inizia con le bestemmie, poi vai in Egitto o in Iraq e ti fanno saltare. Ne ho piene le scatole - prosegue-: se richiamo un cristiano che spacca i giochi o bestemmia, quantomeno sta zitto e mi rispetta. Evidentemente gli amici (per me il termine è troppo forte) musulmani sono diversi, perché se li richiami ti rispondono: “Ma tu chi cazzo sei?”.

Non so dove abitino, non so chi siano i genitori, e quindi non so come fare a prendere provvedimenti». E i parrocchiani? Divisi. C’è chi appoggia le rivendicazioni del sacerdote e chi invece suona il ritornello del razzismo. Santa pazienza.

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