Arrivano i guai in bolletta, addio al servizio di maggior tutela

Con le ultime decisioni della Commissioen Giustizia, tra due anni sarà obbligatorio passare al mercato libero per la fornitura di energia elettrica e gas

Arrivano i guai in bolletta, addio al servizio di maggior tutela

Ancora due anni e poi sarà obbligatorio passare al mercato libero dell'energia. E' quello che è stato deciso con il ddl Concorrenza dalla Commissione Giustizia.

Entro il primo gennaio 2018, tutti i consumatori - ma c'è chi lo ha già fatto - dovranno abbandonare il servizio che calmiera i prezzi per la fornitura di energia elettrica e gas e destreggiarsi tra tariffe, offerte, cavilli e fregature degli operatori privati.

Già dal 2007 le famiglie italiane hanno la possibilità di scegliere se utilizzare il Servizio di Maggior Tutela o affidarsi al mercato libero. Con la prima opzione, il contratto sottoscritto per la fornitura di luce e gas prevede i prezzi stabiliti da un' Autorità apposita (l'AEEG); con la seconda opzione, l'utente sceglie il fornitore che preferisce in base alle offerte che ritiene più valide per le proprie esigenze.

La decisione presa con il ddl Concorrenza cancella di fatto questa opzione e pone dei dubbi sulle bollette che riceremo in futuro. Se già oggi è difficile capire cosa effettivamente paghiamo e perché, c'è chi pensa che passare ad operatori privati possa rendere la situazione ancora più complicata per chi non capisce molto di oneri generali, imposte, servizi di rete e servizi di vendita, voci di spesa che messe assieme costiuiscono l'importo che paghiamo per la fornitura di energia.

Di contro c'è invece chi ricorda i benefici di cui i consumatori hanno goduto con la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni, grazie alla quale la concorrenza tra gli operatori ha permesso un forte abbassamento delle tariffe e il moltiplicarsi delle offerte.

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