Cronache

Balle di rifiuti a fuoco: maxi incendio in un'azienda nel Napoletano

Un incendio di vaste proporzioni si è sviluppato in un'azienda di San Vitaliano (Napoli) che si occupa di trattamento dei rifiuti, la Ambiente Spa. Le operazioni di spegnimento vanno avanti da ore. Numerosi le squadre di vigili del fuoco e della protezione civile impegnate sul posto. Sul caso indagano i carabinieri

Balle di rifiuti a fuoco: maxi incendio in un'azienda nel Napoletano

Balle di rifiuti andate in fumo. Un incendio di vaste proporzioni. Una domenica terribile quella trascorsa a San Vitaliano, comune a nord-est di Napoli. Le fiamme hanno divorato le ecoballe stoccate nei capannoni di un’azienda che si occupa di trattamento dei rifiuti, la Ambiente Spa. Una coltre densa di fumo nero si è alzata intorno alle 14,30. Il fuoco è stato domato soltanto in serata, ma dei focolai risultano ancora accesi. Ci vorranno quindi ancora delle ore per mettere in sicurezza l’area. Il vento non ha agevolato le operazioni di spegnimento, anche per questo una famiglia di tre persone è stata evacuata dalla propria abitazione adiacente al sito andato in fiamme. In via Ponte delle Tavole sono accorsi numerosi mezzi del 115 e della Protezione civile: almeno 12 le squadre di vigili del fuoco intervenute, una cinquantina gli uomini impegnati sul posto, dove è arrivato anche il team Nbcr, impiegato nei casi in cui dagli incendi si sprigionano sostanze pericolose come la diossina. Intervenuti anche i carabinieri del Noe di Napoli.

Oggi dall’esterno della piattaforma ecologica di Ambiente erano visibili le ecoballe incenerite. Fuori ce n'era una che era stata consumata dal fuoco: conteneva bottiglie di plastica compresse tra altri rifiuti non riconoscibili a occhio nudo, che potranno essere classificati solo in seguito a campionatura. Il rogo ha distrutto un capannone aperto e una parte dello stabile dove hanno sede gli uffici dell’azienda. Non è possibile ancora stabilire se l’incendio sia di tipo doloso. Sul caso indagano i carabinieri della compagnia di Castello di Cisterna che hanno già iniziato a sentire alcune delle persone che erano presenti all'interno della struttura quando è divampato l’incendio, le prime a intervenire per impedire al fuoco di propagarsi. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il rogo sarebbe partito da un cortile dove erano stoccate delle balle di rifiuti. Come e perché lo chiariranno le indagini. Già in passato, nel 2001, il sito era stato colpito da un incendio.

All’esterno dell’azienda i giornalisti oggi non erano graditi. Un uomo, uscendo, ha preteso con tono violento che non facessimo video: "Solo sciacallaggio sapete fare. La spegnete? Questa è un’area che non si può riprendere. Riprenda le patate che è meglio", ha intimato. Ma abbiamo continuato a fare il nostro lavoro. “La deve spegnere – ha ripetuto – Non glielo dico più”. Poco dopo si sono avvicinate due donne: “Sta filmando un incendio e non mi sembra il caso. Perché non si è presentata all’ingresso chiedendo se poteva filmare?”. Insomma, la tensione si respirava tutta, mentre il fumo color pece continuava a infestare l’aria di San Vitaliano e di tutti i comuni limitrofi.

In serata i sindaci di tutti i comuni della zona si sono riuniti e hanno deciso di emanare un’ordinanza che vieta temporaneamente la permanenza nelle luoghi pubblici aperti, le manifestazioni ludico sportive e di altri eventi all’aperto e obbliga a tenere porte e finestre chiuse in casa.

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