Cronache

Caso Bortuzzo, chi sono i due giovani che hanno colpito l'atleta

Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano si sono costituiti ieri pomeriggio. Chi sono i responsabili del ferimento di Manuel Bortuzzo

Caso Bortuzzo, chi sono i due giovani che hanno colpito l'atleta

"Odiatemi voi che io c'ho da fa". E poi: "Sarò sempre indifferente con voi, sarò sempre differente da voi", "Sempre me stesso, mai leccato il culo a nessuno". Sul profilo Facebook di Lorenzo Marinelli, fermato ieri pomeriggio per aver sparato al nuotatore Manuel Bortuzzo, si trovano immagini e aforismi così. E l'account di Daniel Bazzano, che quella notte era con lui e guidava il motorino, è quasi identico. Amici per la pelle, sembra raccontare la narrazione dei loro social network.

In comune, i due ragazzi, hanno molto. Forse tutto. Quasi la stessa età (Marinelli ha 24 anni, mentre Bazzano ne ha 25), stesso quartiere (sono etrambi di Acilia) e stessa vita. Entrambi sono diventati padri da poco. Una delle ultime foto che li ritrae insieme, datata 10 dicembre 2018, è in bianco e nero: sul tavolo, di fronte a loro, due torte a forma di cuore. Su una si legge: "Auguri papà" e sull'altra "Auguri amore mio". Tutti e due portano la barba ed entrambi curano lo stesso look. Magliette attillate, pantaloni vistosi e degli accessori luccicanti. Come le catenine dorate e gli orecchini brillanti. Numerosi tatuaggi e quasi sempre gli occhiali da sole. E poi tante foto: con le famiglie, con le fidanzate, con gli amici del quartiere, con i bambini. In una in particolare, postata da Marinelli, il giovane è dietro a delle inferriate gialle di una finestra. Sembra in carcere. Vengono da Acilia, dove sono cresciuti. Forse un po' al limite. Nella vita di Marinelli, che ufficialmente sarebbe un idraulico, di ordinario c'è stato il matrimonio con la fidanzata di sempre.

Sempre insieme, nella vita, i due giovani hanno preso strade diverse ieri pomeriggio, davanti a chi li stava interrogando. Quando Bazzano, in lacrime, avrebbe detto di non sapere che l'amico possedesse una pistola. A chi li ascoltava hanno detto di aver colpito l'atleta trevigiano per errore. Probabilmente dopo una lite nel locale, su cui gli inquirenti stanno cercando di fare chiarezza. "Ci siamo costituiti per un senso di giustizia e risarcimento verso Manuel", avrebbero detto loro.

I due giovani hanno fatto sapere, tramite i loro legali, di "essere distrutti" per l'accaduto. Che loro continuano a definire un errore.

Marinelli, prima di essere trasferito a Regina Coeli avrebbe detto: "Vado in carcere, perché è giusto che Manuel abbia giustizia".

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