Ponte crollato a Genova

Genova, sindaco Bucci: "Rinuncerò al super stipendio da commissario"

Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha detto di avere "intenzione di rinunciare ai 200 mila euro previsti dal decreto per l'incarico di commissario straordinario" alla ricostruzione di ponte Morandi, per la quale "serviranno dai 12 ai 15 mesi"

Genova, sindaco Bucci: "Rinuncerò al super stipendio da commissario"

"Ho intenzione di rinunciare ai 200 mila euro previsti dal decreto per l'incarico di commissario straordinario, ma serve capire se è possibile. Quando ne sarò certo, lo annuncerò". Lo ha detto il sindaco di Genova e neo commissario per la ricostruzione Marco Bucci, a margine della presentazione dell'amichevole tra Italia e Ucraina in programma il prossimo 10 ottobre a Marassi. Ma il primo cittadino del capoluogo ligure ha parlato anche di altro: tempi per la ricostruzione ("ci vorranno 12-15 mesi), modalità di demolizione dei monconi rimasti del ponte ("Vorrei evitare esplosioni") e composizione del team ("solo tecnici").

Non si poteva parlare solo di calcio. Come previsto, dalla conferenza stampa di presentazione della partita amichevole tra Italia e Ucraina del prossimo 10 ottobre (presente anche il c.t. azzurro Roberto Mancini) sono emerse cose ben più importanti del pallone. Ad appena 24 ore dall'ufficializzazione della sua nomina a commissario straordinario per la ricostruzione di ponte Morandi, il sindaco genovese Marco Bucci si è soffermato a lungo su alcuni degli aspetti relativi al duro lavoro che lo attenderà nei prossimi mesi. "Almeno 12 se non 15", ha precisato Bucci a proposito dei tempi necessari per la demolizione e la ricostruzione del viadotto Polcevera.

"Per lo smontaggio dei due monconi di ponte Morandi vorrei evitare esplosioni, anche se l'abbattimento della pila 10 sarebbe molto più veloce se venisse fatto con delle microcariche", ha spiegato il sindaco, prima di aggiungere che "Il mio non è un discorso tecnico, ma di messaggio. Vedremo che tecnologie saranno scelte, ma vedere un'esplosione e delle macerie non è mai una cosa simpatica ma le scelte tecniche le faranno i tecnici ed io le rispetterò".

Per rispettare le tabelle di marcia, Bucci si affiancherà di uno staff composto da "Figure tecniche e non politiche. La squadra sarà fatta da ingegneri, tecnici amministrativi ed esperti di diritto perchè avremo bisogno anche di gestire tutto il sistema dei rapporti con la legislatura. Il commissario ha tanti poteri ma nello stesso tempo viaggia su strade molto scivolose, quindi bisogna stare attenti a non scivolare".

A proposito del decreto Genova, contestato dal presidente ligure Giovanni Toti - ("Occorre modificare il decreto in fase di conversione perché ci sono molti punti che ci lasciano perplessi, primo tra tutti, alcune esclusioni tra le aziende che possono competere per la ricostruzione indicate nell'articolo 1") - Marco Bucci ha detto che "L'autonomia certo che c'è. Il decreto dà un sacco di autonomia su alcune cose e mette molti paletti su altro. Io voglio discutere e rivedere questi paletti, soprattutto per quanto riguarda le imprese italiane che non hanno avuto niente a che fare con ponte Morandi e che secondo me devono avere l'opportunità di giocare la loro partita", ha spiegato il sindaco.

Circa i tempi per la riapertura di via 30 giugno, arteria stradale di collegamento giudicata di primaria importanza per snellire il traffico cittadino, "Siamo pronti a riaprirla perchè lì i monitoraggi ci dicono che siamo a posto.

La riapriremo - ha voluto chiarire il sindaco - quando avremo il rilascio da parte della magistratura delle porzioni sequestrate, quindi dei detriti".

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