Cronache

Licenziata per furto: aveva preso un monopattino dai rifiuti

Lo scorso giugno le è stata consegnata una lettera di licenziamento per "appropriazione indebita di un bene non di sua proprietà"

Licenziata per furto: aveva preso un monopattino dai rifiuti

"Volevo portare un regalo a mio figlio, ma io non ho mai rubato nulla nella mia vita". Aicha Elisabethe Ounnadi, 40 anni, ex dipendente del Cidiu, azienda torinese che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti, da due mesi vive con l’indennità di disoccupazione.

Lo scorso giugno le è stata consegnata una lettera di licenziamento per "appropriazione indebita di un bene non di sua proprietà". Si tratta di un monopattino, probabilmente recuperato da un cassonetto, che qualcuno aveva portato nello stabilimento di Savonera, a Collegno. "Mi ricordo tutto come se fosse ieri – ha raccontato la donna a La Stampa -. Erano le 6 del mattino e una collega mi ha passato quel giocattolo: 'Portalo a tuo figlio'. Non so chi l’avesse preso, né chi l’avesse portato lì. Non avrei immaginato che da quel momento sarebbe iniziato un incubo".

Il monopattino è stato trovato nell'auto di Aicha Elisabethe, che tutti chiamano Lisa. "Non era mica nascosto, non credevo ci fosse qualcosa di male - ha precisato l’operatrice ecologica -. Una collega me l’ha dato per il mio bimbo di 8 anni. Sono separata, ho altri due figli e vivo in una casa popolare. Capitava che gli amici mi facessero qualche regalo".

Il provvedimento

Nel provvedimento disciplinare dell’azienda si legge: "A tutti i dipendenti è stato più volte ribadito che non è ammesso appropriarsi dei beni provenienti dalla raccolta dei rifiuti". A nulla sono valse le giustificazioni di Lisa e il racconto della collega che ha confermato tutto. La donna ha deciso di fare ricorso.

"Facevo la spazzina - ha concluso Lisa -, ho i calli nelle mani, ma non mi sono mai lamentata e non credo che qualcuno possa dire qualcosa sul mio operato. Improvvisamente adesso sono diventata una ladra, ma non è così. Forse ho agito con leggerezza, ma non meritavo un trattamento del genere.

Essere licenziata per un monopattino vecchio e rotto di cui nessuno conosce la provenienza è assurdo".

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