Cronache

Lista dei fasci sotto inchiesta: 'Ricostituzione partito fascista'

Scattate le perquisizioni domicialiari. Nove indagati tra i leader del movimento del fasci. L'accusa: violazione della legge Scelba. La difesa: "È libertà di espressione"

Lista dei fasci sotto inchiesta: 'Ricostituzione partito fascista'

Se ne sono accorti quattordici anni dopo. Cioè quando i Fasci Italiani del Lavoro, dopo aver partecipato a 4 tornate elettorali dal 2002, sono riusciti ad eleggere un consigliere comunale a Sirmide e Fellonica, piccolo comune in provincia di Mantova. Appena 343 voti finiti a Fiamma Negrini, figlia del leader storico del movimento ora accusato di ricostituzione del disciolto partito fascista.

È proprio per questo reato che la procura di Mantova, guidata da Manuela Fasolato, ha iscritto nel registro degli indagati 9 membri dei Fasci Italiani del Lavoro. Ieri sono state realizzate ben 8 perquisizioni nelle case di alcuni fondatori. Tra questi anche Claudio Negrini, padre di di Fiamma, elvira Tormene di Rapallo, il fratello Nestore (ormai morto), Sergio De Blasio e Simone Grazio (di Verona), Pasqua Lombardo (di Bologna) e Marco Piraino (a Palermo).

L'accusa è quella di aver violato la Legge Scelba e la XII disposizione transitoria finale della Costituzione Italiana. "Il simbolo è riconosciuto da 20 anni e così le liste - protesta Claudio Negrini - Si tratta di un accanimento mediatico senza precedenti contro il nostro Movimento! Le perquisizioni non ci fanno paura perchè sappiamo di stare nel giusto, nella legalità e nella trasparenza". In effetti, come detto, non è certo la prima volta che i Fasci si presentano alle elezioni. Subito dopo la vittoria del seggio a Sirmide e Fellonica, Laura Boldrini chiese un controllo sulla regolarità della presentazione della lista. La commissione elettorale circondariale ha però validato l'accettazione della lista e così Fiamma è entrata in consiglio comunale, nonostante le tante minacce ricevute. Per l'avvocato della famiglia Negrini, Federico Donegatti, "non c'è alcuna violanzione della legge Scelba. Non c'è assolutamente ricostituzione del partito fascista. Siamo nel campo della libertà di espressione e il simbolo del movimento non è il fascio littorio ma quello repubblicano.

Ora si combatte".

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