Cronache

"Non lo usate? Disinfestazione". E spruzza deodorante sui colleghi stranieri: è bufera

Scoppia la polemica per un video pubblicato su Facebook: un dipente di Rossopomodo spruzza deodorante sui colleghi stranieri: "Disinfestazione"

"Non lo usate? Disinfestazione". E spruzza deodorante sui colleghi stranieri: è bufera

"Alza le ascelle", "ma perché non lo usate questo?". Dopo il vademecum di Palma Campania per i bengalesi, riesplode la polemica per un video che sta facendo il giro dei social network. Questa volte però siamo a Milano, nel ristorante Rossopomodoro della Stazione Centrale. Nelle immagini si vede un dipendente del bistrot, forse di origine campana, spruzzare deodorante sui colleghi stranieri in una sorta di "disinfestazione".

Il video è stato ripreso con un cellulare e diffuso su Facebook da un'altra dipendente del ristorante. "Guardate come trattano gli stranieri dove lavoro io", ha scritto la ragazza mostrando le immagini. Nel filmato si vede uno dei dipendenti chiamare tre diversi colleghi immigrati e chiedergli di alzare la maglietta per spruzzargli deodorante sotto le ascelle. "Ma perché non lo usate questo?", dice a uno di loro visibilmente imbarazzato. "Disinfestazione", gli fa eco l'autore del video che teneva in mano lo smartphone.

Su Facebokk è subito montata la polemica. Molti i commenti negativi arrivati anche alla direzione del bistrot. "In una nota l'azienda ha comunicato di voler prendere "le distanze" da quanto successo. E "si dissocia fermamente dal comportamento discriminatorio che non appartiene né per costume, né per tradizione, né per vocazione all'azienda di origine partenopea". "Il Gruppo Sebeto - ha aggiunto a Repubblica l'amministratore delegato, Roberto Colombo - ha tra i suoi collaboratori ragazzi e ragazze di diverse etnie e di tutte le regioni d'Italia e che non si sono mai verificati in tanti anni di storia del gruppo, problemi di questo genere". Per la precisione, "nella forza lavoro già attiva in Italia i dipendenti provenienti da fuori Italia rappresentano il 35% della forza lavoro complessiva".

Intanto però Rossopomodoro ha aperto una inchiesta interna per accertare le dinamiche dei fatti e prendere "i provvedimenti che risulteranno necessari per preservare l'onorabilità dell'azienda".

Commenti