Cronache

Parma, duplice omicidio: preso a Milano, il figlio confessa

Il figlio della vittima, Solomon Nyantakyi, ex promessa del calcio che aveva militato nel Parma ha confessato di aver ucciso mamma e sorella

Parma, duplice omicidio: preso a Milano, il figlio confessa

I sospetti sul duplice omicidio di Parma, dove sono morte madre e figlia - Nfum e la piccola Magdalene - ricadono tutti sul figlio Solomon Nyantakyi che è stato trovato a Milano e che ha confessato il delitto.

Ex promessa del calcio, Solomon è risultato irraggiungibile al cellulare e questo ha alimentato i sospetti. Solomon è stato però fermato ieri sera dalla Polfer di Milano, in stazione Centrale, poco dopo le 19:30. Dopo la scoperta dei corpi delle due donne, il giovane si era reso irreperibile.

Il procuratore capo di Parma Antonio Salvatore Rustico e i responsabili degli uffici della polizia terranno una conferenza stampa, oggi pomeriggio alle ore 17.00, presso la Procura della Repubblica di Parma, per dare dei dettagli maggiori.

La stanza dove sono stati trovati i cadaveri delle madre e della figlia era proprio da film dell'orrore (Gallery). Sangue ovunque, anche sulle pareti. I corpi sono stati scoperti intorno alle 21 dal figlio maggiore nel loro appartamento in via San Leonardo ma l'omicidio potrebbe essere avvenuto prima. Una vicina, infatti, ha raccontato che intorno alle 14.30 ha sentito la bambina urlare a ripetizione "mamma, mamma", poi il silenzio.

Gli inquirenti hanno subito cercato il 21enne ma il suo telefono è risultato spento. Molto bravo nel calcio, era cresciuto nelle giovanili dell'Aurora, poi il Milan Club, fino a trascorrere diversi anni nelle giovanili del Parma e uno scudetto con gli Allievi. Con Donadoni come allenatore aveva anche fatto qualche apparizione in prima squadra.

La sua carriera, però, ha avuto una brusca frenata ed è finito in serie D nell'Imolese. Il suo idolo era Cuadrado e per poco, in passato, sfiorò un trasferimento alle giovanili del Milan. Ma da tempo sembra che fosse caduto in qualche brutto giro. Il telefono del ragazzo risultava irraggiungibile proprio dal momento del delitto.

Cristiano Lucarelli, ex attaccante del Livorno e allenatore di Solomon nelle giovanili del Parma ha lasciato una dichiarazione all'ANSA parlando del suo atleta e dichiarandosi sconvolto per quanto è accaduto: "Sono senza parole: Solomon era un ragazzo pacifico e molto taciturno, non avrebbe mai fatto male a una mosca. Ma ha sofferto di depressione. In un anno, lo sentii parlare due volte. Sapevo dei suoi problemi, e l'ho chiamato in Lega Pro al Cuiopelli un anno fa. Ma dopo quindici giorni di ritiro è voluto andare via, gli mancava la famiglia".

Il padre, che non era presente in Italia ma che si trovava in Inghilterra per lavoro, è stato raggiunto telefonicamente dagli agenti per ricevere la tragica notizia.

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