Cronache

Torino, muore in sala d'attesa del pronto soccorso: nessuno se ne accorge

Si tratterebbe di un clochard che non aveva con sé documenti: la Procura indaga per far luce su quanto accaduto

Torino, muore in sala d'attesa del pronto soccorso: nessuno se ne accorge

Probabilmente si chiamava Beppe il clochard morto nella notte tra l'1 e il 2 maggio in una corsia del pronto soccorso a Moncalieri, città metropolitana di Torino: l'uomo si sarebbe rifugiato nella struttura per ripararsi dal diluvio di quella sera, abbandonando dunque le strade di un supermercato, i cui clienti lo avevano visto debole e spaesato. Verso le 9:00 di mattina il familiare di un paziente lo ha notato e ha provato a scuoterlo, senza però ottenere alcuna risposta: l'uomo era morto, seduto su una sedia della sala d'attesa del Santa Croce.

La strana morte

Sono stati allertati i soccorsi e i carabinieri: i medici hanno accertato il decesso; i militari hanno constatato che Beppe non portava con sé documenti di identità ma il solo foglio di dimissioni dall'ospedale risalente al giorno prima. Il direttore sanitario ha affermato che il senza tetto non soffriva di alcuna patologiaa; i sanitari gli avevano offerto la colazione e lui aveva dunque firmato per lasciare la struttura senza sottoporsi ad ulteriori controlli. La Procura sta ora indagando per cercare di fare chiarezza su quanto avvenuto e ha ubicato il fascicolo d'inchiesta "Ignoto1", proprio lo stesso nome mediante cui l'uomo si era registrato in ospedale.

Dall'ospedale di Moncalieri fanno sapere che casi come questi non sono poi così rari: "In molti non si sentono sicuri nei dormitori e preferiscono cercare riparo nelle corsie degli ospedali. Accade qui come in altri nosocomi della zona". E lo stesso direttore sanitario - si legge su La Stampa - ha dichiarato: "Accade anche a Carmagnola e a Chieri. Abbiamo provato tante volte a intervenire in loro soccorso. Mesi fa abbiamo accompagnato due di loro a Torino. Li abbiamo aiutati a farsi la barba, a lavarsi per poi affidarli a strutture specializzate.

Il giorno dopo erano di nuovo qui, in sala d’aspetto".

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