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Immigrati, Frattini accusa: "Ora l'Europa è inerte". Ue: "E' responsabile l'Italia"

Il ministro degli Esteri: "C'è bisogno di un'Europa politica". L'Ue: "Sono immigrati economici. E vi abbiamo già dato 80 milioni di euro"

Immigrati, Frattini accusa: "Ora l'Europa è inerte". Ue: "E' responsabile l'Italia"

L'accusa parte dal ministro degli Esteri, Franco Frattini, che ai microfoni di Sky Tg24 ha detto: "L’Europa è assolutamente inerte in questo periodo".  Il titolare della Farnesina ha commentato le parole del commissario europeo all’Immigrazione, Cecilia Malstrom - che aveva invitato l’Italia a non procedere a respingimenti di massa usando le risorse messe a disposizione da Bruxelles - come la "tipica espressione di una burocrazia europea che pensa che coi denari si possa risolvere tutto". Ma questo non basta, secondo Frattini "ci vogliono interventi politici. L’Europa dev’essere un’Europa politica,  deve darsi carico di un problema, parlare ad esempio ai francesi che stanno mettendo un muro a Ventimiglia quando è noto che l’80% degli immigrati clandestini che arrivano a Lampedusa parlano francese e quindi hanno magari parenti in città della Francia". Il ministro ha precisato che non vuole portare tutti gli immigrati oltralpe, "ma dico creiamo una programmazione europea che permetta di affrontare questa questione, il tema della solidarietà tra paesi europei. Questo spetta all’Europa. Non si può dire 'l’Italia ha avuto 7 milioni di euro, si arrangi, faccia lei'.

La replica della Ue Immediata la risposta dell’Unione europea che ribadisce che la responsabilità di gestire l’emergenza è dell’Italia. "Quanto abbiamo visto finora e che le persone arrivate in Italia dalla Tunisia sono per lo più migranti per motivi economici - ha detto Matthiew Newman, portavoce competente della commissione europea - quindi se ne stanno occupando le autorità italiane e sono loro responsabili". Quello che la Commissione europea sta facendo è mettere a disposizione dei fondi specifici per il rimpatrio volontario dei migranti. L’Italia, come ha ricordato il portavoce della Commissione, ha a disposizione per il 2011 6,9 mln di euro e nel 2010 ne ha avuti 6,7 nell’ambito del fondo Ue ad hoc per i rimpatri. Inoltre Newman ha ribadito che ci sono ulteriori 25 mln di euro disponibili per tutti gli Stati membri per misure di emergenza. "C’è quindi una risposta europea e ci sono fondi disponibili", ha concluso il portavoce.

Il portavoce della Commissione ha quindi precisato che per gli anni 2010 e 2011 la cifra complessiva messa a disposizione da Bruxelles per l’Italia sotto il programma che raggruppa tutti i vari fondi Ue per la solidarietà e l’immigrazione ammonta a 80 mln di euro.

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