Politica

Primarie sinistra, il dibattito tra i candidati in tv

Tutti per la patrimoniale, tranne Renzi. Vendola e Puppato: sì alle adozioni gay. Tensione sui soldi ai partiti. Renzi e Vendola chiudono a Casini

Primarie sinistra, il dibattito tra i candidati in tv

22.28 - Nel "Pantheon" culturale del centrosinistra c'è spazio per un Papa, un cardinale e una blogger tunisina. Bersani cita Papa Giovanni XXIII, "Che cambiava le cose nel profondo senza spaventare nessuno". Vendola propone il cardinale Carlo Maria Martini, mentre Bruno Tabacci due uomini della Dc: De Gasperi e Marcora. Due donne per Laura Puppato: Tina Anselmi e Nilde Iotti. Un tocco internazionale per Matteo Renzi: Nelson Mandela e la famosa blogger tunisina Lina.

22.26 - Polemica sul numero di ministri nel futuro governo. Renzi pensa di nominarne 10 ministri, Tabacci risponde: "Un governo deve avere 18 ministri e 36 sottosegretari. Se no, sono meno di quelli che Renzi ha in giunta a Firenze ed è sbagliato". Renzi replica: "Io avevo 16 assessori, li ho dimezzati e portati a 9. Il vento è cambiato. Così rischiamo di consegnare il Paese a Beppe Grillo. La riduzione dei costi è prioritaria, ma anche quella dei posti. Se no, non si va da nessuna parte".

22.22 - Vendola critica le politiche liberiste che qualcuno "presenta come una medicina e invece sono la malattia". Poi precisa: "Il mio disagio con Casini lo vedo in sintonia con il liberismo, che io penso vada combattuto".

22.16 - Renzi: "Credo che in alleanza non ci debba stare Casini, con la massima stima. Perchè credo nella libertà di dire le cose prima, mentre Casini sta a decidere con chi allearsi all’ultimo. Di Casini ne abbiamo già tra i nostri". "Vendola assolutamente sì, perché no. E guai a lasciare Tabacci fuori".

22.15 - Tabacci: "La coalizione per me è questa di stasera, dove c'è la sinistra di Vendola, il Pd e il centro rappresentato da me. Il mio candidato al Quirinale è il professor Mario Monti, quindi ho risolto il problema, e questa coalizione può guidare il Paese".

22.13 - Bersani: "La mia coalizione? È questa qui.. .Poi sono pronto ad aprire una discussione per vedere se si può fare qualcosa con il Paese anche in un dialogo con le forze moderate".

22.10 - Vendola: "Non ho pregiudizi nei confronti di Casini ma un giudizio: faccio fatica a vederlo alleato in una mia esperienza di governo. Parità di genere al governo, metà uomini e donne".

21.55 - Vendola: "Dobbiamo risolvere il pasticcio delle province, non si è avuto il coraggio di fare una riforma intera e se n'è fatta mezza con più danni che benefici. C'è un costo eccessivo delle campagne elettorali, bisogna immaginare un tetto massimo di spesa anche per il singolo candidato. Io dico no all'abrogazione del finanziamento pubblico ai partiti perché ho paura di una politica proprietà dei ricchi". Al leader di Sel ha risposto Renzi: "Anche con i finanziamenti alla politica generosi per tutti, i ricchi la politica l'hanno fatta lo stesso. Il finanziamento pubblico se il referendum l'ha abolito, questa legge prende in giro cittadini. Il rischio è che ci mandino a casa tutti".

21.53 - Puppato: "Tutti i bilanci dei partiti certificati e finanziamento delle sole spese funzionali alla comunicazione; tutto il resto, dall’ acquisto di fabbricati alle cene va assolutamente escluso. Dovremmo eliminare le scorte a chi non è minacciato di vita, e le auto blu ai manager e ai dirigenti pubblici. Infine trasformiamo questo parlamento in Camera dei deputati e Camera delle regioni".

21.50 - Tabacci: "Reputo i costi della politica insopportabili". E propone la "riduzione a un quarto del finanziamento pubblico ai partiti", ma non per la loro abolizione perché "non credo ci si possa affidare interamente ai contributi privati". Quanto alle Province, spiega Tabacci, "credo sia giusto andare verso il loro superamento", nonché sulla riduzione dei parlamentari "a 400 deputati e 200 senatori".

21.46 - Bersani: "Abbiamo 5-6mila società partecipate. Mettiamo subito l’occhio su questa faccenda, la scure. Perché una cosa o è pubblica o è privata: pubblico-privato misto è l’occhio del demonio". Il leader del Pd ha parlato di "ridurre i costi della politica"; del "superamento" delle province ("ora è venuto fuori un pasticcio cui bisognerà mettere mano") e si è detto "contrario all’abolizione del finanziamento pubblico".

21.43 - Renzi: "Il taglio ai costi della politica non serve a rimettere a posto il bilancio dello Stato ma è un segnale di credibilità. O ci diamo una regolata o non si va da nessuna parte. E avanza 5 proposte: "Abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, si fa il finanziamento all’americana; abolizione di tutte le provincie, taglio dei vitalizi ma anche tetto agli stipendi dei manager. "Un segnale olivettiano per le aziende pubbliche: un manager può prendere massimo dieci volte lo stipendio" più basso di quell’azienda. Ed infine tagliare alla politica le nomine dei Cda delle aziende pubbliche.

21.42 - Vendola: il finanziamento ai partiti può essere ridotto ma non abolito. "Non sono d’accordo con l’abrogazione del finanziamento pubblico, ho paura di una politica finanziata solo dai ricchi e proprietà solo dei ricchi". Ridurre, invece, si può: "Assolutamente sì".

21.35 - Sì al matrimonio gay e alle adozioni per i gay da parte di Puppato e Vendola. Renzi e Bersani propongono invece il modello tedesco, mentre Tabacci pensa a una estensione dei diritti. "Non solo dobbiamo accettare ma proporre il matrimonio tra gay. La costituzione dice che nessuna discriminazione è possibile per motivi sessuali, religiose o politiche. Per l’adozione non ho dubbi, per la maternità dobbiamo parlarne" accelera la Puppato durante il dibattito per le primarie di centrosinistra. Con lei Nichi Vendola: "La costituzione si è cambiata per inserire il fiscal compact, la si può cambiare per introdurre l’eguaglianza tra matrimoni eterosessuali e matrimoni gay. Oggi è il momento di chiedere diritti interi, anche per adottare un figlio, perché no".
Renzi "Ne parliamo da anni e non c’è niente. Nei primi cento giorni faremo la civil partnership, che consente a due persone omosessuali di avere gli stessi diritti. Sul termine matrimonio si rischia di impelagarsi in discussioni costituzionali. Sulle adozioni credo sia prioritario la legge sulle adozioni, per noi è un tema ancora non sciolto". Su una linea simile Bersani: "Fra massimalismo e minimalismo bisogna trovare una strada, sono per il sistema tedesco e sulle adozioni sono per un supplemento di analisi
e per occuparci dei bimbi che ci sono già e sono già figli di coppie gay". Più cauto Tabacci, che pure ricorda la sua esperienza al comune di Milano: "L’estensione dei diritti è fuori discussione, starei attento ad equiparare il matrimonio e starei attento alle adozioni perchè i bimbi vogliono un papà e una mamma"

21.30 - Bersani: "A Marchionne direi che non sta parlando con uno a cui si può raccontar di tutto. Un anno fa diceva che puntava sulla fascia bassa, ora dopo un anno, viene a dirci che la competizione sarà sulla fascia alta. Mi faccia capire meglio perché mi pare piuttosto osè. Io voglio sapere cosa succede e se Fiat è in condizione o no di interpretare la capacità produttiva o se dobbiamo guardarci intorno senza esserne impediti come a fine anni '80".

21.27 - Puppato: "A Marchionne chiederei di evitare il gioco muscolare che sta facendo nei confronti dei lavoratori e che non gli rende merito. Dovrebbe guardare dentro la sua azienda e capire quali sono le sue responsabilità". La consigliere veneta rimprovera all’ad della Fiat la mancata "innovazione, che non c’è stata nella produzione di veicoli. Non abbiamo veicoli competitivi". Dunque a Marchionne "chiederei di rimettere mano all’innovazione". Quanto a Tabacci, anche lui incalzerebbe Marchionne: "Gli chiederei conto delle sue intenzioni perché un’azienda grande come la Fiat ha avuto tanto dall’Italia".

21.26 - Vendola: "Caro ingegner Marchionne, io non le ho mai creduto". Per il presidente della Puglia "non si fa un atto di fede nei confronti di un piano industriale e Fabbrica Italia era solo la copertina di un libro che non c’era. Poi - continua - direi: caro Ingegner Marchionne, le sentenze dei tribunali vanno rispettate".

21.24 - Renzi: "Sergio Marchionne ha tradito e deluso l’Italia e chi ha creduto in lui. Io sono uno di quelli che ha creduto in lei, ho preso anche un sacco di accuse per aver detto che progetto Fabbrica Italia era credibile, ora sono stato deluso, tradito. Fiat per troppi anni è stata pagata dagli italiani: quando c’era un credito era per il privato, quando c’era un debito era pubblico. Abbia quel surplus di responsabilità, capisca che se anche fa una macchina buona ogni tanto non ci dispiace".

21.20 - Puppato: "È stata introdotta una grave ingiustizia con la riforma Fornero, sono stati mandagti fuori dalla porta pensionandi e lasciati senza lavoro. Siamo stati più realisti del re, siamo il paese in Europa che va in pensione più tardi, è vero che siamo in emergenza, ma quella riforma resta un profonda ingiustizia e bisogna rivedere l’uscita dal lavoro" inoltre sulla creazione di lavoro aggiunge "Confindustria ha fatto studio in cui si dice che possiamo produrre 1 milione 600mila posti di lavoro con la green economy".

21.18 - Tabacci: "Mi auguro di andare oltre la riforma Fornero che è stata fatta in condizioni di gravissima difficoltà. Il lavoro non si crea per decreto, bisogna allargare la base produttiva e creare occasioni di lavoro per chi è respinto dal mercato". Della riforma del lavoro targata Fornero "qualcosa andrebbe ritoccato, se si comincia a
crescere ci sono possibilità per andare oltre".

21.15 - Vendola: la riforma Fornero "ha comportato uno sfregio alla civiltà del lavoro nel nostro paese. L'articolo 18 comandava il reintegro nel posto di lavoro delle persone licenziate senza giusta causa. Con la riforma Fornero siamo al baratto tra l’indennizzo e il reintegro. Invece del reintegro c’è una manciata di soldi: questo è in continuità con la cultura berlusconiana per cui tutto ha un prezzo e nulla ha un valore ma il dirirtto al lavoro non può essere monetizzato".

21.11 - Puppato cita Robert Kennedy e il suo "benessere interno lordo, che è quello che a noi interessa. Non possiamo più parlare di prodotto ma di qualità". La consigliera veneta aggiunge che «l’euro non si discute, perché "è lì che abbiamo la nostra forza". Quanto all’Europa ci offre un’opportunità che non abbiamo sfruttato".

21.10 - Puppato sull'Europa: "Abbiamo sbagliato considerando Europa esclusivamente come luogo dove Italia veniva vincolata o sanzionata. Non abbiamo capito che era l'Europa delle opportunità, non utilizzando i fondi europei".

21.09 - Tema lavoro. Tabacci: "Creare le condizioni per allargare la base produttiva, come diceva Bersani. Mettere in condizione il sistema delle imprese di creare lavoro". "Vendola: La precarietà è "un buco nero" e i giovani dovrebbero "ribellarsi". "Immagino un giovane che deve fare i conti con la precarietà: a questo giovane dico di ribellarsi a un destino di precarietà, buco nero in cui è precipitato il destino di un’intera generazione". Bersani chiede tempo: "Dammi un occhio e giudicami tra due anni, perchè in 48 ore non si risolve il problema. Ai giovani direi: se stai rinunciando ad iscriverti all’università aspetta un attimo perché un po' di soldi in più sul diritto allo studio dobbiamo metterli. Per il leader del Pd, bisogna "fare ogni cosa per allargare la base produttiva e dare occasione di lavoro", creare le "condizioni perchè le aziende abbiano più interesse per assumere donne e giovani", dare "più innovazione, tecnologia, agenda digitale, efficienza energetica". E poi, per Bersani, servono "piu meritocrazia e eguaglianza". Puppato: "A chi oggi li chiama schizzinosi", ovvero al ministro Fornero, "vorrei dire che non ci sono bamboccioni ma giovani precari che prendono 600-800 euro al mese". Per la consigliera veneta, bisogna "investire su ricerca, innovazione e scuola" per far ripartire il Paese e l’Europa. Renzi: "Troverai un lavoro se conosci qualcosa, non se conosci qualcuno. Non c’è una promessa che faccio - precisa il sindaco di Firenze - ma un invito: quello di giocarsela in un paese che cambiamo perché semplificheremo la burocrazia e modificheremo la giustizia civile, combatteremo la piaga pazzesca delle basse percentuali di lavoro femminile".

20.57 - Renzi: "Equitalia è stata forte coi deboli e debole coi forti perché ha dato l'impressione di andare a caccia del piccolo evasore ma di non colpire la grande evasione. Colpire solo chi ha più di un milione di euro è poco, o allarghiamo la base di chi viene controllato o diventiamo una barzelletta".

20.52 - Bersani: "Bisogna incoraggiare i consumi abbassando il peso fiscale. Sono affezionato all'idea dell'imposta personale sui grandi patrimoni immobiliari. Quanto ai patrimoni fiscali mi accontenterei di avere la tracciabilità e farli emergere. Se tassiamo quelli che pagano, favoriamo quelli che non pagano. Il problema è far emergere le
ricchezze". Poi una frecciata a Renzi sul rientro dei capitali: "Io con la Svizzera l'accordo non lo farei".

20.48 - Bersani: "Credo che l’obiettivo debba essere abbassare le tasse sui redditi medio basso, sul lavoro e su chi investe per creare occupazione" e "credo di debba alleggerire l’Imu a partire da prima casa. Sono affezionato all’idea - aggiunge - di una grande tassa sui patrimoni" e a una "vera tracciabilità per farli emergere".

20.44 - Vendola: "Non è possibile immaginare l’Imu sulla prima casa". E propone di adottare una misura simile a quella immaginata da Hollande in Francia per la tassazione al 75% dei redditi sopra un milione di euro. "Siamo in violazione della nostra Costituzione che prevede la progressività del prelievo fiscale, chi più ha più dà. Invece l’80% del carico fiscale è su pensionati e lavoratori dipendenti. È incredibile che non si possa fare quello che sta facendo in francia hollande per i redditi dal milione in su prelievo del 75%".

20.42 - Renzi: "Questo Paese sta morendo di tasse" e un principio inderogabile è quello di "non alzarle ancora". Renzi propone un sistema più semplice: "C’è bisogno di cambiare le regole del gioco. La patrimoniale? "Per chi ha più di un milione di euro va bene ma in italia sono solo 786". Poi il sindaco parla della propria città: "A Firenze noi abbiamo abbassato le tasse, perché penso che di tasse il Paese stia morendo. C'è bisogno di cambiare le regole del gioco. Noi proponiamo che lo stato mandi ai cittadini una dichiarazione dei redditi precompilata". E prosegue: "Noi non possiamo alzare ancora le tasse, ogni euro che verrà dalla lotta all'evasione fiscale dovrà andare alla riduzione delle tasse" aggiunge Renzi che sul recupero delle tasse suggerisce un accordo con la Svizzera per il rientro dei capitali come fatto dalla Germania. Sull'Imu infine chiarisce: "Resta così com'è".

20.40 - Puppato: "La priorità è la redistribuzione del reddito e su questo dovremo concentrare i nostri sforzi. Credo che la patrimonale sarà obbligatorio metterla per portare un po' di equità fiscale, cedendo ai ceti medi e bassi parte di quelle tasse che è stato occultato. Credo che in questo Paese, che conta la più importante evasione in Europa - prosegue il consigliere Veneto - ci sia innanzitutto la necessità di una corretta distribuzione fiscale".

20.38 - Tabacci: "Dire che l’Imu non si paga è un errore, chi ha tolto l’Ici aveva respiro corto ed è andato in direzione sbagliata". "Immaginare un sistema fiscale che prescinda dal patrimonio immobiliare non ha alcun significato. È evidente che si deve partire da lì» sapendo che si tratta di operare sul "peso delle aliquote" perché non è questione di principio. "Chi ha tolto l’Ici aveva respiro corto, era andare in direzione sbagliata".

20.35 - Prima domanda sulla pressione fiscale.

20.30 - Presentazione dei candidati sul modello di X-Factor o di altri quiz televisivi più o meno famosi. Inizia in questo modo la sfida dei candidati alle primarie del centrosinistra in diretta su Sky. Ogni candidato è stato presentato con una breve biografia e si è sistemato al suo posto. Tutti gli uomini hanno completi scuri con giacca abbottonata. Laura Puppato ha un completo scuro con bordo bianco e un filo di perle al collo.

Pier Luigi Bersani ha una cravatta rossa, Matteo Renzi viola.

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