Cronaca locale

Coppia rapinata e stuprata: si cerca nei video

Le telecamere di sorveglianza potrebbero aver ripreso l'uomo. Un sudamericano ora in fuga

Coppia rapinata e stuprata: si cerca nei video

È riposta nei filmati delle telecamere di sorveglianza la speranza di incastrare lo stupratore di via Chopin. Carabinieri e Procura danno la caccia all'uomo, descritto dalle vittime come «piuttosto giovane e sudamericano», che intorno alle 23 di lunedì ha aggredito una coppia di studenti che si era appartata in auto nella stradina di periferia. Dopo aver rapinato i ragazzi di soldi, bancomat e cellulari, lo straniero ha picchiato lui, di 23 anni, e stuprato lei, appena 20enne.

Una manciata di minuti da incubo per i due giovanissimi, un'aggressione brutale come confermano fonti della Procura, che ha trasformato il colpevole nel ricercato numero uno di Milano. L'uomo si è allontanato dal luogo della violenza a bordo dell'auto del 23enne, una Punto grigia. E ha scelto di imboccare la direzione del centro. Se quindi nelle stradine ai margini con la campagna da cui è partito non ci sono telecamere, ce ne sono invece nelle vie che si avvicinano alla città. Sono questi i video su cui si concentra il lavoro dei carabinieri della compagnia Porta Monforte. Gli investigatori dovranno anche risentire le vittime. Alcuni aspetti della vicenda infatti devono essere chiariti. In particolare quale e quante armi avesse il sudamericano, se una pistola o un coltello oppure entrambi. Nello stesso luogo, nel 2005, c'era stata un'aggressione molto simile sempre ai danni di una coppia. I responsabili erano stati arrestati. Il nuovo episodio ha acceso le polemiche sulla sicurezza nelle periferie. Il sindaco Giuseppe Sala ammette: «I problemi ci sono, non bisogna mai mollare. Bisogna continuare a lavorare». Il capogruppo di Fi in Consiglio comunale Gianluca Comazzi attacca: «Episodi come questi certificano il totale fallimento delle politiche di centrosinistra su due temi fondamentali, periferie e sicurezza».

E il consigliere leghista Massimiliano Bastoni: «L'ordine pubblico a Milano non prevede prevenzione, i crimini sono commessi nell'evidente percezione che rimangano in molti casi impuniti».

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