Cronaca locale

A Milano rispuntano manifesti e simboli Br

Mentre Sala fa il pugno chiuso e il Pd prepara il corteo contro gli skinhead, a Milano rispuntano i manifesti delle Brigate rosse

A Milano rispuntano manifesti e simboli Br

Da giorni a Milano sono spuntati degli inquietanti manifesti in giro per la città. Inneggiano alla giustizia proletaria e alla fine del capitalismo e riportano la stella a 5 punte delle Brigate rosse.

Lo aveva denunciato già lo scorso 26 novembre Silvia Sardone, consigliere comunale di Forza Italia. "Mi chiedo se domani i compagni che siedono a Palazzo Marino, la smetteranno almeno per un giorno di dare la caccia ai fascisti immaginari e a quelli che ritengono tali solo perché non la pensano come loro ed esprimeranno una ferma condanna per questo episodio, facendo finalmente i conti con un passato da cui non hanno mai saputo prendere le distanza quanto avrebbero dovuto", aveva detto la Sardone, "Sugli autori, spero indaghi con successo la Digos, dei compagni che sbagliano ne abbiamo avuto a sufficienza negli anni 70/80 e al giorno d'oggi ci sono più che sufficienti gli errori di quelli che governano il Paese e la nostra città".

Ma a quasi dieci giorni di distanza la questione è tutt'altro che chiusa. Mentre tutti parlano del blitz degli skinhead a Como o della scritta "Bella ciao" coperta e mentre il sindaco Beppe Sala si fa fotografare mentre mostra il pugno chiuso, a quanto pare i manifesti rossi svettano ancora sui muri di Milano.

"Brigate Rosse: non parliamo di un paio di ragazzi che leggono un volantino a Como, ma di un'organizzazione terroristica di estrema sinistra che ha fatto decine di morti nella storia recente del nostro Paese (e anche di Milano purtroppo)", fa notare Riccarto De Corato (Fdi), "Il centrosinistra non si renda ridicolo e valuti le cose con le dovute proporzioni. Anzi, potrebbe trasformare la manifestazione del 9 dicembre in un corteo contro quegli assassini delle Brigate Rosse! Sui manifesti affissi a Milano, poi, aspettiamo delle dichiarazioni proporzionate a quelle fatte per un paio di skinhead che hanno letto un volantino e per un anonimo che ha fatto una scritta su un muro per il Duce. Se per questi si sono mossi Sala, Bussolati e tutto il Pd in massa, mi aspetto che contro un'organizzazione di assassini di sinistra scatenino il putiferio e organizzino un corteo nazionale".

"Iintorno a questo grave fatto c'è un silenzio assordante da parte della giunta Sala, del Pd e dei vari Fiano", denuncia poi Paolo Grimoldi (Lega Nord), "http://Il pericolo per i nostri valori e la nostra democrazia sono solo i naziskin di Como o una scritta spray sul Duce? Basta con i due pesi e due misure, la sinistra prenda le distanze dai 'compagni che hanno sbagliatò e da quelli che continuano a sbagliare".

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