Cronaca locale

Nuove vite dopo il trapianto Storie vere di solidarietà

Al Policlinico una giornata ricca di testimonianze per riscoprire la cultura delle donazioni d'organo

Mimmo di Marzio

Si chiama «Liver-Pool», ma la Champion's League non c'entra nulla. Il campionato che si gioca è quello della vita, anzi, delle vite, quelle donate o ricevute grazie a un trapianto d'organo. «Liver-Pool» è il nome della Federazione Nazionale delle Associazioni di Volontariato per le Malattie Epatiche ed il Trapianto di Fegato che oggi condurrà un emozionante convegno aperto al pubblico nell'Aula Magna del Policlinico. Tema dell'incontro, coordinato dal professor Luigi Rainero Fassati, è quello di raccontare storie vere di donatori e pazienti attraverso la testimonianza diretta dei protagonisti o delle loro famiglie. Storie di dolore per chi ha perso un proprio caro, ma soprattutto di rinascita grazie a un gesto di generosità rappresentato dalla donazione di un cuore nuovo, di un fegato nuovo o di un rene nuovo. Caso, quest'ultimo, ricco di esperienze illuminanti di donatori viventi. Un convegno non solo di valore scientifico, dunque, ma soprattutto umano e sociale, ideato da un'organizzazione impegnata da anni nelle campagne a favore delle donazioni. E l'Italia, una volta tanto, rappresenta un'eccellenza in Europa: 3718 i trapianti effettuati solo nel 2018 di cui 311 da donatore vivente e 3407 da donatore deceduto, e tuttavia al 31 dicembre 2018 erano ancora 8713 i pazienti in lista d'attesa. La sensibilizzazione dell'opinione pubblica resta un fattore fondamentale e anche su questo punto il dato italiano è confortante, dal momento che ammontano a 4.446.619 le dichiarazioni di volontà a donare gli organi registrate nel sistema informativo trapianti.

La sede scelta per il convegno, il Policlinico di Milano, non appare casuale dal momento che proprio qui, al Centro Trasfusionale e di Immunologia dei Trapianti, negli anni '70 nacque il Nord Italia Transplant (NITp), un'associazione di operatori del prelievo e del trapianto creata dai professori Girolamo Sirchia, Edmondo Malan, Piero Confortini. Sirchia, ex ministro della Sanità e fondatore dell'Associazione Amici del Policlinico, offrirà oggi il suo prezioso contributo a delineare la situazione trapianti in Italia. Proprio lui, del resto, nel 2012 produsse «E la vita continua», un film premiato alla mostra di Venezia e che racconta la toccante storia di una donazione. «Lavorare e decidere insieme - dice - fu proprio la formula vincente del NITp, che continua ancora oggi dopo 45 anni a rappresentare un punto di riferimento nazionale nello studio degli svariati problemi che si pongono nel trapianto e nella decisione delle procedure migliori, ma anche nella ricerca scientifica e nella formazione del personale sanitario.

Il merito di questa felice avventura va a tutti coloro che al NITp hanno dedicato entusiasmo, competenza e lavoro».

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