Cronaca locale

Il Palasharp a un gestore privato entro fine 2019

Il sindaco: «Tornerà luogo di musica e sport». Altitonante: «Ripulito grazie alla sfida olimpica»

Corsa contro il tempo. Dall'1 al 6 aprile i commissari del Comitato olimpico internazionale faranno sopralluoghi tra Milano e Cortina per «testare» le aree candidate ad ospitare i Giochi invernali del 2026, e in città l'ex Palasharp è una nota dolente. Occupato per anni da tossici, pusher e clandestini è diventato un covo di rifiuti e degrado. Da lunedì scorso sono partiti i lavori di messa in sicurezza annunciati nelle scorse settimane in Consiglio dal vicesindaco Anna Scavuzzo. Il sindaco Beppe Sala ieri ha fato un sopralluogo e in un video postato su Facebook ha anticipato che, dopo lo sfalcio esterno, questa settimana ci sarà la pulizia e lo sgombero finale con la posa di lastre in acciaio per impedire nuove occupazioni». «Sigilleremo tutte le entrate in maniera che tossici e chi cerca ricovero la notte non potrà entrare - spiega -. Intanto pensiamo al futuro, stiamo avviando la ricerca di un partner privato che possa gestire in futuro l'impianto e farlo tornare alla sua gloriosa storia, un luogo di musica e sport. Faremo un bando. La buona notizia è che abbiamo già una manifestazione di interesse, forse due, e contiamo di assegnare entro fine anno la struttura e da lì inizieranno i lavori». Definisce «leoni da tastiera quelli che stanno alle scrivanie e sostengono che non facciamo nulla. Noi siamo qui e non molliamo, recupereremo questo spazio per Milano e il quartiere». E chiarisce che quello affittato alla comunità islamica per la preghiera del venerdì «non è l'ex Palasharp, ma un tendone di fronte, cercheremo di mettere in sicurezza anche quello. A chi è contrario alle moschee ricordo che la Costituzione dice che tutti i cittadini hanno diritto di pregare, un luogo ci deve essere, se non li vogliamo lì andranno da altre parti».

Il coordinatore cittadino di Forza Italia, Fabio Altitonante, ribatte che «Sala dice da 3 anni che è ossessionato dalle periferie ma il suo unico chiodo fisso sono le moschee. Dice ai cittadini che le moschee si faranno anche se non piacciono, noi diciamo che le regole ci sono e si devono rispettare, anche se non piacciono». Sull'ex Palasharp precisa: «Siamo contenti che finalmente si stia mettendo in sicurezza dopo anni di abbandono, bene che le Olimpiadi producano fin da oggi benefici per la città».

ChiCa

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